Votes taken by Elvis Santano

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    Molto interessante. Se sviluppato potrebbe fornire consigli su una deduzione immediata.
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    Mi incuriosisce di più lo scopo finale del maestro Kei, perché penso che lui avesse un'idea dietro a questo post. Mi interessa sapere quale.
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    Mi interessa. Appena ho un attimo spero di ricordarmi di provare (scrivere qui mi aiuta a ricordare tramite le notifiche xD)
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    Interessante.
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    Per dare vita a una relazione manipolatoria e mantenerla nel tempo, è necessario che la persona manipolata (definita come “vittima“) presenti specifiche caratteristiche psicologiche.



    Il partner manipolatore presenta, a sua volta, specifiche caratteristiche e tratti psicologici.

    Ci occuperemo quindi di alcune caratteristiche psicologiche e comportamentali del tipico partner manipolatore. Ovviamente esistono le eccezioni ma per brevità non ne parlerò in questa sede, attenendomi alla casistica maggiormente riportata in letteratura.

    Manipolatori e disturbi di personalità

    Una persona “manipolatrice” è solitamente caratterizzata da rigidità, comportamenti aggressivi o aggressivo-passivi, un forte bisogno di imporre la propria visione del mondo, tratti narcisistici, tendenza al controllo, temperamento più o meno francamente violento. A volte sono presenti disturbi narcisistico o borderline della personalità, che emergono negli atteggiamenti francamente patologici ed eccessivi che tali persone mettono in atto.



    Tipologie di manipolatori o manipolatrici

    Spesso parliamo di manipolatore riferendoci al maschile ma i medesimi tratti psicologici possono essere riscontrati anche nelle donne. Abbiamo così tre tipologie di manipolatori o manipolatrici.

    L’INTIMIDATORE

    Il suo stile è la minaccia/intimidazione basata sulla apocalisse emotiva. Quest’ultima può essere rappresentata da scenate a base di urla ed offese, da minacce di abbandono, da affermazioni aggressive e taglienti che hanno lo scopo di fare leva sulle peggiori insicurezze della vittima e di ferirla, dal mettere il broncio e chiudersi in un ostinato e colpevolizzante silenzio.



    La distanza emotiva e la profonda disapprovazione del silenzio sono a volte ancora peggiori delle urla, per le vittime. Alcuni di loro approfittano di situazioni in cui la vittima non può controbattere (es. cene, cinema e in generale situazioni di gruppo) per lanciare le loro stoccate e rendere il tutto ancora più terribile.

    IL SEDUTTORE

    E’ difficilmente riconoscibile. Anzi all’inizio potrà sembrare decisamente il partner perfetto e potrà ingannare anche amici e parenti: sempre attento, gentile e premuroso, sempre pronto a sorprese romantiche e proposte piccanti.

    Il problema è che le sue proposte ed i suoi comportamenti non considerano i reali bisogni della vittima ma piuttosto sono finalizzate UNICAMENTE a soddisfare se stesso. Sembra che si prenda cura delle necessità dell’altro ma in realtà le azioni che sceglie sono dettate dal desiderio di soddisfare le proprie aspettative, la propria immagine di sé e i suoi bisogni. Non quelli del partner.



    Questi personaggi all’inizio sembrano perfetti perché all’apparenza offrono alla vittima quello di cui ha bisogno… solo dopo un po’ di tempo, accanto a loro, ci si comincia a sentire “non considerati”, non ascoltati, insomma del tutto soli. Questo particolare tipo di manipolatore reagisce alle proteste facendo sentire la vittima inadeguata e deludente o addirittura “pazza”.

    IL BRAVO RAGAZZO

    Anche questa figura disorienta la vittima, parenti, amici e tutti coloro che la conoscono poiché si presenta in maniera impeccabile: innamorata, affidabile, disponibile ed accondiscendente.

    Ma il terrorismo psicologico che mette in atto è estremamente subdolo e difficile da identificare nel breve periodo: si basa sull’accondiscendere verbalmente alle richieste della vittima, salvo poi adottare un comportamento caratterizzato da freddezza e scarsa partecipazione o disappunto silenzioso, accompagnato da parole che negano ciò che palesemente viene mostrato con i fatti.

    E’ sconcertante proprio perché a parole si mostra collaborativo, mentre con i fatti boicotta gli interessi e i desideri della vittima, ovviamente attribuendone a lei la responsabilità.

    8 Caratteristiche psicologiche del manipolatore

    Il manipolatore (o la manipolatrice) ricercano il potere mediante la svalutazione altrui e aumentano il proprio valore personale a discapito del prossimo. Ecco alcune delle caratteristiche psicologiche da considerare:

    Il manipolatore ha bisogno di avere sempre ragione per sentirsi potente e sicuro di sé. Può arrivare a distorcere o negare la realtà.
    Prova un forte bisogno di imporre la propria visione del mondo. Non a caso, generalmente la sua vittima è caratterizzata da una bassa autostima.
    I suoi comportamenti sono caratterizzati da rigidità, falsità o ipocrisia.
    Attua comportamenti aggressivi espliciti (con scatti d’ira quasi sempre ingiustificati) o di tipo aggressivo-passivo.
    Spiccati tratti narcisistici con tendenza al controllo.
    Per aumentare il suo “potere” attua meccanismi di controllo, svalutazione del prossimo e sopraffazione emotiva o fisica.
    Caratterizzato da un temperamento irritabile o stizzito, talvolta anche violento.
    Possono essere presenti disturbi narcisistico, paranoide o borderline della personalità.


    Fonte:
    Psicoadvisor / Dentro la psiche

    http://psicoadvisor.com/8-caratteristiche-...atore-6296.html
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    Watson salva Sherlock nella prima puntata, spontaneamente, senza conoscerlo. Conoscendolo, dopo esperienze di vita, ... secondo me non si tratta di amore.
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    CITAZIONE (kalosshock @ 6/11/2017, 17:09) 
    Forse l amore tra Sherlock e Watson (ovviamente in questo caso quelli della BBC) è platonico.

    Watson salva Sherlock solo dopo aver visto il video in cui Mary dice a Sherlock che per salvarlo deve rischiare la vita, altrimenti non lo avrebbe salvato. Watson è attratto dalle donne, infatti ha senso di colpa per aver messaggiato con la donna dai capelli rossi conosciuta sull'autobus.
    Sherlock ha un appuntamento a cena con Irene Adler, al quale dovrebbe andare secondo Watson. Inoltre Eurus capisce che Sherlock ha già avuto rapporti sessuali con donne, e glielo fa notare.
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    Benvenuto. Per alcuni di noi è il dove sfogare la creatività.
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    CITAZIONE (Shinichi-Kudo @ 19/9/2017, 10:43) 
    [SPOILER]1, dalla posizione delle gambe, e dall'orientamento del bambino

    Concordo con Shinichi, siccome il bimbo tende a mantenere il contatto visivo con la madre. Una delle paure più marcate nei bambini è la paura dell'abbandono (paura ancora più marcata nei bambini adottati), quindi controllano spesso che il genitore sia ancora presente.

    Mi piace, inoltre, anche il fattore cromatico, visto che un genitore tende a vestire i figli a proprio piacimento, dunque l'inversione dei colori nel bimbo rispecchiano i colori scuri portati dalla madre.
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    Benvenuto
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    XCyril5, vorrei insultarti,ma non ci riesco proprio visto il tuo geniale intervento: l'eccezione che conferma la regola.
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    Il calcio si gioca calciando un pallone, non picchiando gli altri. Il calcio veneto è altro.
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    CITAZIONE (magopiter @ 2/8/2017, 08:41) 
    quindi occhio so cosa pensate :lol: . Spero di trovare ottimi spunti da approfondire. Ovviamente mi interessa la parte pratica applicabile e non i giochi.

    Eh... il mentalità è altro, ma va bene. Se non ti interessa il gioco, non essendo disposto a metterti in gioco, non ti interessa la sfida. Nuovamente non sei un mentalista. Senza gioco non c'è sfida, senza sfida non c'è interesse, senza interesse non c'è curiosità, senza curiosità non c'è deduzione, perché la deduzione è l'arte del curioso.
185 replies since 25/6/2014
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