| A seguito dell’animata discussione con Elvis Santano, io e lui ci siamo accordati per creare un nuovo topic, così da poter farci perdonare dal forum (al quale abbiamo provocato non pochi problemi) e sfruttare l’occasione per aggiungere nuove riflessioni e considerazioni, sempre inerenti all’ambito della deduzione! Speriamo che questa “guerra a parole”, accaduta un paio di settimane fa, porti buon materiale per il forum. Oggi tratterò dell’abilità di alcune persone nel rigirare i discorsi, esplicitando metodi, analizzandoli punto per punto e magari riuscirò a darvi qualche consiglio per una discussione futura. Esistono molti casi, troppi da classificare, in cui una persona è portata ad attaccare verbalmente un’altra. Spesso chi ha la meglio è proprio chi ha ottime abilità oratorie/dialettiche, tali persone riescono ad uscire vincitori (anche se, in alcuni casi, nel torto) per mezzo di discorsi articolati, mirati a deconcentrare il bersaglio dal discorso iniziale. Bisogna differenziare 2 tipi di discussioni: -Faccia a faccia -Via chat E’ necessario sapere che la differenza tra le 2 tipologie risiede nell’approccio con la persona: via chat è molto più semplice sviare discorsi (unica pecca: rimangono scritti e facilmente recuperabili), fingere, perdere tempo ecc.. perché non è presente il contatto visivo, fattore determinante dei discorsi “faccia a faccia” infatti, chi è capace, può suggestionare con maggior facilità il bersaglio tramite i linguaggi para verbali, la psicologia inversa.. mentre chi non lo è, deve impegnarsi e stare ancora più attento. La prima operazione è creare un ambiente che permetta al sottoscritto di rigirare il discorso, senza questo sarà assai difficile avere la meglio Caso 1: Il bersaglio non sa parlare correttamente l’italiano (lessico, grammatica..) Bisogna correggere tempestivamente ogniqualvolta sbaglia, così da farlo irritare, perdere il controllo e mettere sotto pressione la probabilità che non riesca più a formalizzare discorsi completi sarà alta, quindi si avrà strada libera per neutralizzarlo definitivamente
Caso 2: il bersaglio è di giovane età Uno dei fattori che fanno irritare considerevolmente un adolescente è il fatto di essere considerato “piccolo”, si può giocare sul fatto che essendo minorenne non abbia ancora le capacità per comprendere ecc.. Caso 3: il bersaglio è emotivamente o psicologicamente fragile Qui il gioco è assai sporco, far leva su eventi così delicati non è da gentiluomo, ma è una possibile tattica per uscire vincitori dalla discussione. Un esempio può essere: Il bersaglio è appena stato lasciato dalla ragazza sbizzarritevi : D Caso 4: il bersaglio ha conoscenze culturali/politiche scadenti Formare discorsi articolati inserendo informazioni ricercate (o che almeno richiedono conoscenze approfondite) può mettere in seria confusione il bersaglio, sconcentrandolo dal discorso principale, e rendendolo ignorante agli occhi della plebe. Caso 5: il bersaglio è un bugiardo In this case le alternative sono tra le più svariate, basta un po’ di abilità e il bersaglio cade nel tranello, facendogli notare le discordanze tra le sue giustificazioni. Caso 6: il bersaglio è prepotente Se il bersaglio, inizialmente, ha atteggiamenti incriminatori e poco educati, si può “giocare” sulla difensiva: fare l’offeso. Semplicemente il bersaglio viene considerato sgarbato, irragionevole e maleducato. Questi sono i primi casi che mi sono immaginato, aggiungete qualcosa se volete.
Come si può evincere dai vari casi, l’obbiettivo primario è far irritare o mettere sotto pressione l’obiettivo, così da essere facilitati per l’operazione seguente: rigirare il discorso. Rigirare un discorso, di per sé, non è complesso (parlo della logica). Bisogna però considerare il contesto, gli umori, le tempistiche e molti altri fattori. Temo sia inutile proseguire, se volete sapere il resto della spiegazione scopritelo voi stessi! L’unico consiglio che vi posso dare è prestare molta attenzione ad ogni particolare, prima e durante la conversazione, fare leva su quelli vi garantirà la vittoria.
Meglio tardi che mai, no? |
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