Michele Misseri - Cosi ho ucciso Sarah

Se si nota quando parla di come è morta dice troppe volte ehm.. eee... mentre dopo che è passato alla seconda parte della storia che credo sia veritiera parte come un razzo. Da notare inoltre il muscolo buccinatore che si alza solo da un lato della bocca quadro parla di Sabrina, sicuramente disprezzo, ma come dice Ekman non si può sapere il motivo.

Non è un segreto che il discorso fosse già preparato, motivo per cui ha posizionato gli oggetti (trattore, corda, cartone) nello stesso posto in cui dice che fossero quel giorno. Proprio per spiegare meglio come sono andate le cose. Ogni volta che viene interrotto ha bisogno di fare un passo indietro e riprendere da poco prima di dove aveva lasciato (es. 1.00, 2.37) per riprendere il discorso, altrimenti non sa come andare avanti. Come quando si studia una cosa a memoria. Dice che stava lavorando al trattore e che Sarah è scesa arrivando dietro di lui (e infatti "non l'ha vista quando è scesa"). Ma subito dopo dice di averla presa di spalle. Per prenderla di spalle doveva starle dietro, anzichè davanti. Avrebbe cioè dovuto aggirarla, mentre lei sarebbe dovuta restare immobile (rivolta verso il trattore). Per allontanarla sarebbe bastato spintonarla con le mani, invece di girarle attorno per sollevarla di spalle facendola ruotare intorno a sè (per tornare peraltro alla posizione originale, ovvero con lui dalla parte del trattore e lei verso l'uscita). Sarebbe quindi stato del tutto inutile e di certo non impulsivo. Dopo che dice di aver subìto un calcio ha indicato il fondo del garage per dire dove stava la corda, ma quando il giornalista ha giustamente chiesto "come hai avuto il tempo di andare fin laggiù senza che lei se ne andasse?" l'uomo ha "corretto il tiro" dicendo (dopo il "non l'ho presa" difensivo) che stava appena dietro di lui e che gli è bastato ruotare il busto per prenderla (cosa impossibile, dato che per sollevare Sarah di spalle avrebbe dovuto starle dietro e quindi distante almeno un metro da dove dice che fosse la corda). Per convincere che la ragazza fosse rimasta immobile in quell'arco di tempo ipotizza che "si stava mettendo o togliendo le infradito" per poi dire che non lo sa. Lo saprebbe, dato che se non avesse avuto un'infradito ai piedi lui avrebbe dovuto disfarsene o rimetterla ai piedi della ragazza prima di metterla nello scatolone. Poi si è contraddetto anche nelle 2 frasi:
1)Quando è suonato il cellulare ho detto "ma che cazzo ho fatto" e POI è caduto a terra.
2)Quando è caduto il cellulare a terra ho detto "ma che cazzo ho fatto".
La parte precedente alla morte di Sarah la descrive con più imprecisione ed esitazione, come se fosse più difficile ricordare quella parte (forse perchè è stata modificata successivamente e stava ricordando la mensogna anzichè la realtà), mentre quella successiva la descrive con scioltezza, ricordandosi i minimi particolari senza pensarci 2 volte.