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Marco263
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- Ma come avrebbe fatto a entrare? - obiettai. - La porta era chiusa a chiave e la finestra è inaccessibile. Forse attraverso la cappa di quel camino?
- Ha una bocca troppo piccola; ho già dovuto scartare questa eventualità.
- E allora da dove è venuto, secondo lei? - incalzai.
- Lei non vuol mettere in pratica i miei consigli - mi replicò Sherlock Holmes scuotendo il capo.
- Quante volte le ho detto che, dopo avere eliminato l'impossibile, ciò che rimane, per quanto improbabile, è per forza la verità? Sappiamo che costui non è passato né per la porta, né per la finestra, né per la cappa del camino. Sappiamo pure che non poteva essere nascosto nella stanza, dove non vi era possibilità di nascondersi. E allora, da dove è venuto?
- Attraverso il buco del tetto! - gridai trionfante.
- Si capisce. Non può che essere venuto di lì. Se vuole avere la cortesia di reggermi la lampada, porteremo ora la nostra indagine allo sgabuzzino in alto...
E voi ragionate per esclusione, in modo casuale, intuitivo o come?
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Marco263 .
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Quest’uomo ha qualcosa del medico, ma anche qualcosa del militare. Evidentemente, un medico militare. È reduce dai tropici, poiché ha il viso molto scuro ma quello non è il suo colorito naturale dato che ha i polsi chiari. Ha subito privazioni e malattie, come dimostra il suo viso emaciato. Inoltre, è stato ferito al braccio sinistro. Lo tiene in una posizione rigida e poco naturale. In quale paese dei tropici un medico dell’esercito britannico può essere stato costretto a sopportare dure fatiche e privazioni, e aver riportato una ferita a un braccio? Nell’Afghanistan, naturalmente!
Esempio seguente, banale, ma vi è un percorso elementare di track-down...
>>>>Fatto: Partiamo dal numero di possibilità: infinite! Chi mi ha graffiato l'auto? Uno sbadato in bici, qualcuno intenzionalmente, un furgone in manovra, Fabrizio che non mi sopporta, un bimbo col chiodo, un alieno in decollo.
>>>>Osservazione: però il tipo di graffio è all'altezza della mano di un adulto che passa a lato, l'incisione è diritta, profonda, sullo sportello lato guida, voleva si vedesse subito, pare esservi anche una punta di cattiveria.
>>>>Analisi: Mi oriento sul dolo, ma chi? Ho fatto qualcosa di male a qualcuno?
>>>>Illuminazione: ma ho parcheggiato in una piazzola non mia, sbadato ho preso la prima libera senza osservare il numero... e non è la prima volta che mi succede, vado sempre di fretta (un esame di coscienza dovremmo farcelo tutti... spesso).
>>>>Risoluzione. Piazzola 30C, è quella di Fabrizio! Sicuramente una reazione impulsiva, cerco la sua auto, non c'è. Tutto pieno. Ha dovuto metterla nel parcheggio a pagamento. Probabilità alta. Nessuna certezza.. -
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Cosa significa "in modo casuale", riferendosi al ragionamento? Credo deduttivamente e induttivamente xD . -
Marco263 .
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Ciao Elvis
il metodo casuale è come quando cerchi i calzini o le chiavi dell'auto, senza alcun procedimento, alcuna analisi, provando a caso.
Non necessariamente non funziona, ma non è il massimo della sistematicità.
E' uno dei modi più diffusi...
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+1 .
Grazie mille, non avevo capito.
Comunque mi risulta difficile immaginare la ricerca casuale, perché per cercare si usano dei criteri, almeno per identificare l'oggetto stesso. Se cerco un pallone, non guarda la toppa della serratura (io, almeno; gli altri... non so).
Se puoi approfondire e spiegare eventuali altre sfumature, volentieri. Se è come ho capito, non esiste tale metodo (almeno in senso stretto), bensì vi sono delle sfumature. In caso contrario spiegami maggiormente, perché non ho capito xD. -
Marco263+2 .
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Dici bene Elvis, per la ricerca servono dei criteri, è che a volte non bastano.
Mi perdo le chiavi dell'auto, un classico.
Il mio cervello, abituato a lavorare in economia usa le abitudini per risparmiare glucosio, così che se ho posato le chiavi nello svuota-tasche di casa non ho problemi.
Ma se un imprevisto mi cambia gli schemi è fatta! Le ho perse.
Ovviamente non ricordo cosa è accaduto, perché ricordo solo le cose che mi coinvolgono in modo emotivo.
Quindi parte la ricerca che io definisco casuale.
Ovviamente mi agito un attimo perché anche il tempo è sempre poco (e mi sono giocato la lucidità mentale).
Controllo a caso con una meta-logica che mi dice di guardare bene nei posti più vicini e nei luoghi dove appoggio cose.
Poi provo a cercare anche comunque nei posti in cui ho ritrovato le chiavi le ultime volte che le ho perse.
Niente! Allora mi stresso e metto sotto sopra la stanza passando al setaccio tutto quanto.
Sclero di brutto (mi dimentico pure che al limite avrei le chiavi di riserva e almeno altre tre auto).
Mi immergo nei meandri dei cassetti, tasche di giubbotti misti, armadi, superfici varie.
Poi mi calmo e ragiono, ripercorro il vissuto, dove ho parcheggiato, le sei bottiglie di vino rosso che ho portato a casa, sistemate in cantina. Lo scatolone era ingombrante e ho posato le chiavi dell'auto sullo scaffale del vino. Ho sistemato il rosso. Poi ho chiuso e sono salito in casa.
Nelle ultime due righe si attiva il pensiero razionale, analitico che con un flash-back mi risolve l'angoscia.
Pensiero visualizzante per esclusione.
Scendo in cantina e me ne vado consapevole che ragiono male, ma che posso migliorare.
Avrò imparato la lezione....?. -
+2 .
In tal caso hai cercato nei posti in cui, generalmente, trovi le chiavi. Statisticamente la soluzione migliore. In seguito cerchi le chiavi nei luoghi in cui di solito trovi le chiavi quando non sono nei posti più probabili. Infine decidi di prenderti il tuo tempo e ripercorrere il percorso a ritroso.
A me sembra tutto logico.. -
S.H.+3 .
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A me, invece, sembra una conversazione aperta a caso. Il "metodo casuale" non esiste: ogni tua azione, nell'atto di cercare un mazzo di chiavi o in qualsiasi altra situazione, è dettata, seppur inconsciamente, da un ragionamento logico che la tua mente compie in modo automatico, il quale può essere più o meno efficacie a seconda di molti fattori: l'esercizio al ragionamento logico, l'intuitività naturale e sviluppata ecc... ecc...
S.H.. -
Magda .
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Condivido il pensiero di S.H. Noi compiamo istintivamente le azioni che troviamo più opportune a seconda della situazione, non credo esista un "casuale" . -
S.H. .
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Grazie a Magda per il sostegno.
Andando a verificare in rete, comunque, ho appurato che quanto ho scritto è sostenuto da diverse persone con più titoli di me e perciò più autorevoli in materia. Se Marco è interessato scoprirà che con una semplice ricerca su Internet gli verranno chiariti tutti i dubbi che, forse, io non sono riuscito a chiarire.
S.H.. -
Marco263 .
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Grazie a tutti
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S.H. .
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A disposizione.
Cordialmente
S.H..
Dopo avere eliminato l'impossibile, ciò che rimane, per quanto improbabile, è per forza la veritàModalità di ragionamento |
