Sherlock EP 1x01

L'enigma delle pillole

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    Attenzione, metto la discussione in spoiler poiché racconto alcuni particolari del finale della prima puntata della prima stagione di Sherlock della BBC, e del racconto di A. C. Doyle "Uno studio in Rosso". In realtà presumo che tutti l'abbiate vista (sennò non sareste qua) ma allorché odio io per primo gli spoiler, sfrutterò gli strumenti del forum per non rovinare la sorpresa a chi non fosse edotto e non consenziente :B):

    Nella fine dell'episodio "Uno studio in Rosa", quando Sherlock si trova davanti al taxista, questo gli propone i due contenitori con le pillole ed asserisce che uno sia avvelenato e l'altro no.

    Ora, per quanto pure un personaggio (sia l'originale che l'adattato) come Sherlock si basi su rigidi processi deduttivi, alcune cose mostrate negli episodi non sono propriamente possibili, o quantomeno estremamente improbabili.

    Ma poniamo il caso che la situazione descritta nel telefilm sia vera al 100%, prima vi espongo il mio ragionamento e poi chiedo il vostro parere.
    Il taxista è riuscito nel suo intento ben 4 volte. Per ben 4 volte la vittima ha ingoiato la pillola avvelenata.

    Che questo sia frutto del puro caso è quantomeno improbabile. Che una persona riesca a vincere testa o croce per 4 volte di seguito se giocasse tutte e 4 le volte sarebbe 1 su 16.

    Dato che in realtà la prima volta che sbaglia non gioca le altre, mi farebbe dire che comunque le probabilità sono maggiori (direi 1 su 5 ma non sono in grado di fare il calcolo, sono andato per induzione, quindi sarà sbagliato).

    Resta lo stesso che il fatto che tutto ciò sia affidato al caso resta veramente improbabile.

    Questo mi fa supporre che ci siano altre spiegazioni più probabili:

    1) Il taxista è un mentalista e induce la vittima a scegliere quel che vuole lui, e ci riesce con tutte le vittime.
    2) Il taxista bara, diversamente da quel che dice finge di masticare o inghiottire la pillola, ma entrambi i flaconi sono avvelenati.

    Secondo voi? Quale ipotesi e perché? Anche altre ipotesi oltre la mia.

    Nel caso della prima ipotesi o comunque di una che contempli un flacone innocuo, Sherlock avrebbe scelto quella giusta? Ed eventualmente come?

    Piccola nota. Nel racconto originale, la faccenda era DAVVERO affidata al caso. Per chi non l'avesse letto, il cocchiere davvero aveva un flacone con un alcaloide velenosissimo ed un altro con delle pastiglie innocue. La differenza è che il cocchiere credeva nella giustizia divina e, sicuro che Dio volesse attraverso lui punire chi aveva strappato la vita della sua amata, si affidava al "volere divino". Ma nel libro questo avviene una volta sola. Solo due persone vengono uccise e la seconda si rifiuta di assumere la pillola e si getta addosso al cocchiere che però si difende con il coltello.


    Grazie mille a chi vorrà rispondere.
     
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    Per quanto possa ricordare tutto il processo logico che porta sia il tassista che Sherlock alla scena ho a mente comunque una "sensazione" nonché una sorta di pensiero che feci quando guardai l'episodio, ovvero ricordo che il tassista in qualche modo condizionava le vittime sia con le parole che posizionando le boccette durante i dialoghi, per quanto mi riguarda io ho sempre pensato che riuscisse a manipolare le vittime
     
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  3. TheDeductionist
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    per quanto riguarda le pillole però secondo me sherlock avrebbe perso al gioco scegliendo la boccetta del tassista, lui fino all'ultimo continua a dichiarare che non è un assassino e le vittime si sono suicidate.. se la pillola che lui da al giocatore è quella avvelenata e il giocatore la ingoia e muore non penso si sentirebbe così innocente, per come la vedo io lui da al giocatore la pillola buona e il giocatore sceglie di morire non fidandosi del tassista e prendendo la sua..
     
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    Certo può essere a meno che comunque Sherlock non abbia fatto lo stesso ragionamento e abbia invertito le cose. Non credo ci sia una spiegazione :|
     
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    Amo sempre più questo forum.

    The deductionist introduce un elemento che non avevo considerato. Ovvero "il sentirsi innocente"

    Può anche darsi che però, essendo così intelligente, abbia immaginato il ragionamento. Del resto condizionare una scelta a qualcuno che reputiamo in grado di non farsi condizionare, é solo questione del numero di volte in cui il ragionamento ci porta ad invertire la scelta primaria (che fa il tassista, mettendo la boccetta davanti alla vittima).

    Io di mio le avrei prese entrambe e mescolate furiosamente. Partendo dal presupposto che non ci sia trucco, almeno così riportiamo le probabilità al 50%. Lasciare il gioco ad un puro scontro mentale, non avendo sufficienti elementi (parlo per me) per dedurre la scelta dell'altro, significa ridurre in realtà le probabilità a mio favore. Certo il rischio è grande.

    Pur sapendo che una spiegazione non esiste, comunque mi par di capire che secondo voi (ammettendo che la situazione sia reale, ovviamente) comunque si base il trucco non sia nei flaconi, ma sia una manovra da mentalista.
     
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    Ciao a tutti scusate se riapro questa discussione a distanza di anni ma la voglia di rispondere ha preso il sopravvento quindi:
    -per prima cosa quell episodio l'bo visto tempo fa quindi mi attengo a quello sopra citato
    -sono un appassionato di deduzione psicologia e scienza ma dubito che una qualsiasi persona esperta (figuriamoci un taxista qualunque) sia in grado di manipolare la mente così bene da indurre qualcuno a scegliere la boccetta avvelenata
    -quindi a parere mi c'è un inganno
    - con un po' di ipotesi sono arrivato alla conclusione ( forse) che entrambe le boccette sono avvelenate e che lui in precedenza ha preso un antidoto o qualcosa che ne neutralizza gli effetti

    Non so se sia giusto ma non avevo niente da fare ho provato
     
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    Non lo sapremo mai
     
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  8. fedede
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    E se il veleno fosse stato nell' acqua e non nelle pillole? Il tassista era quel tipo di persona che amava giocare con la mente delle sue vittime facendo credere che il veleno fosse nelle pasticche. Sherlock è uno tra le menti più geniali del mondo, non si sarebbe mai fatto fregare cosi.
    Forse, e dico forse, ecco spiegato come il tassista sarebbe riuscito ad ingannare 4 persone per 4 volte consecutive. Ha giocato con le loro menti focalizzando l'attenzione sulle pillole (forse) innocue entrambe. Secondo me fila.
     
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    Purtroppo non c'è mai stata dell'acqua, né sulle scene in cui le persone ingoiavano la pillola e né in quella in cui il tassista pone il gioco a Sherlock. Teoria probabilmente errata.
     
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    Stupendo poi Sherlock che, anziché chiedergli informazioni sul mandante degli omicidi, per prima cosa gli chiede se aveva scelto la pillola giusta. Questione di priorità :D
     
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    Dottor Watson

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    CITAZIONE (fedede @ 18/9/2018, 16:28) 
    E se il veleno fosse stato nell' acqua e non nelle pillole? Il tassista era quel tipo di persona che amava giocare con la mente delle sue vittime facendo credere che il veleno fosse nelle pasticche. Sherlock è uno tra le menti più geniali del mondo, non si sarebbe mai fatto fregare cosi.
    Forse, e dico forse, ecco spiegato come il tassista sarebbe riuscito ad ingannare 4 persone per 4 volte consecutive. Ha giocato con le loro menti focalizzando l'attenzione sulle pillole (forse) innocue entrambe. Secondo me fila.

    In realtà, la risposta giusta dovrebbe essere questa. Dico dovrebbe perchè quello delle pillole è un indovinello caratteristico del campo della Criminologia (come per esempio, il caso dell'impiccato sopra una pozzanghera d'acqua).
    Nella storia originale l'assassino offre la scelta delle pillole alla vittima, ma accompagnata da un bicchiere d'acqua. Questa cosa non è stata messa nella puntata di sherlock.
     
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    Rispetto all'originale la storia è stata completamente snaturata, l'assassino agiva per vendetta nei libri, mentre qui è stato ingaggiato da uno sponsor. Quindi a mio parere i paragoni con i libri si possono fare, ma sono inutili per sostenere l'affermazione dell'acqua in quanto nella serie tv non era presente.
     
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    Dottor Watson

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    Infatti togliendo l'acqua, alla fine nemmeno Sherlock ha saputo dire quale fosse la pillola con il veleno. :D
     
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  14. kcolrehS
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    È interessante il fatto che si pensi che in realtà il taxista stia barando, e che il vero motivo per cui sia riuscito a sopravvivere a tutti e quattro gli omicidi è che il vero trucco sta nel come mangiare o ingoiare la pillola.
    È anche avvincente il fatto che in realtà il taxista abbia consegnato alla vittima sempre la pillola buona, e che la vittima, pensando che si trattasse di un bluff, abbia scelto di proposito di prendere la pillola del taxista e quindi di suicidarsi.
    Anche se c'è da dire che questa teoria non è molto sicura proprio perché si baserebbe sul conoscere la persona che hai difronte; in quanto la vittima avrebbe potuto anche pensare che si trattasse di un duplice bluff. A meno che il tassista non sia un ottimo manipolatore.
     
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    Sì, poteva essere un buon manipolatore, far credere che fosse "destino" o "intelligenza", ma pilotava colle parole e la gestualità.
     
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18 replies since 17/5/2016, 00:20   2946 views
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