Indice:
CITAZIONE
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Primo approccio
Come comportarsi
Come chiudere
Primo approccioLa spalla è la cosa più importante che possa esserci. Se si gira da soli, la sera, si sembra un poveraccio senza amici ed è difficile provarci con una ragazza che si trova all'interno di un gruppo, perché tenderà a snobbarvi, e se lo farà non avrete più speranze di farvi dentro. La spalla potrà interagire con lei, le sue amiche e con voi, aiutandovi a superare ostacoli, difficoltà ed eventualmente facendovi capire - quando non ci riuscite - che state per rovinarvi la piazza. Avere più di una spalla è molto pericoloso, perché se la ragazza che vi interessa è solo con un'amica (e spesso è così), lei e la sua amica si sentiranno aggredite, dunque si allontaneranno. Se, invece, voi siete due e loro di più, non è certo un problema.
Il primo approccio può essere considerato il passo più difficile. Il primo approccio è il punto clue della faccenda, poiché vi giocate moltissimo in pochissimi secondi.
In 3 secondi vi giocate la possibilità di poter continuare ad interagire con lei o no. In seguito dovete ancora guadagnarvi la sua attenzione, ma ricordate che dovete giocarvi tutto, sempre.
C'è chi si trova meglio ad approcciare in un bar al bancone, chi ai tavoli, chi in discoteca e chi nei negozi.
Il punto comune, in tutto ciò, è che bisogna sapersela giocare, attirando l'attenzione, senza risultare bisognosi.
È importante ricordare che qualsiasi momento può essere quello giusto.A me è capitato di abbordare durante un pranzo ai tavolini esterni di un fast food. Terminato di mangiare con la ragazza che mi aveva chiesto se poteva sedersi al tavolo, le ho detto che sarei andato a bere un caffè in un locale a 2 minuti da lì - 2 minuti sono pochi e sono investibili (inoltre non si tratta di qualcosa di impegnativo - non vi conosce, non si impegnerà). Lei ha accettato ed è venuta (un'altra storia). Ricordatevi che qualsiasi momento può essere quello buono.
Ci sono molti tipi di approccio:
CITAZIONE
Chiedere di sedersi al tavolo stesso (quindi gli altri tavoli devono essere occupati e dovete evitare di essere invasivi). Io ero abituale dire "Scusate, possiamo sederci un attimo? Ho male a una gamba". Chi è che non lascia sedersi allo stesso tavolo qualcuno con dolori a una gamba? In seguito ci si allontana per ordinare da bere, lasciando sulla sedia una giacca, un gilet o qualsiasi altra cosa marchi presenza, in modo che il posto non sia preso da altra gente.
Poi si torna al posto, con il da bere, e si inizia a parlare con la mia spalla (e io la sua spalla) si brindava, dicendo "salute" anche alle ragazze, in modo da risultare educati ed aver già iniziato ad interagire con loro. In seguito, appena possibile, si cerca di introdursi nel discorso, dando un consiglio o chiedendo un chiarimento, oppure facendo una battuta.
CITAZIONE
Un'altra volta ho detto a una ragazza, con cui stavo pranzando allo stesso tavolo - per caso, siccome fuori da un fast food, e lei mi ha chiesto di sedersi ("inverso" rispetto a prima), che sarei andato a bere un caffè buonissimo, a 2 minuti da lì, indicando il bar (a me fa schifo il caffè, ma volevo portarla in un altro locale - spiegherò più in là la regola dei 3 luoghi). Per 2 minuti di camminata ha accettato, 2 minuti in cui ho potuto pensare ad argomenti di cui discutere. Una volta al bar ho ordinato un macchiato (a me fa schifo il caffè, piuttosto che berlo liscio lo avrei annacquato). Ancora dopo le ho proposto di bere un alcolico ad altri 4 miniti da lì, un fragolino buonissimo (anche lei conosceva il posto e il fragolino), ed è venuta.
Durantr l'invito è fondamentale dare un tempo limitato. "Vado a vere un caffè al ... vieni anche tu? Però posso restare solo 5 minuti". 5 minuti non sono un tempo impegnativo, quindi è facile che sia concesso quel tempo.
Si può parlare di qualsiasi cosa, dal motivo per cui si ha scelto il posto ("preferisco stare un po' in disparte, se no la gente arriva, parla di frivolezze, e mi piace avere un attimo in cui stare tranquillo e pensare a cose piacevoli" - tanto vale stare a casa, ma si risulta "wow"), dicendo alla controparte che non la si ha vista spesso/prima.
CITAZIONE
Se vi trovate relativamente vicini a lei, e lei fuma, togliete la giacca ed appoggiatela tra voi e lei. In seguito scuotete la giacca e dite "Sputaci sopra, la prossima volta". Lei si scuserà, e voi direte che può capitare, fa niente (io l'ho usata, oltretutto non ci è nemmeno andata su della cenere).
CITAZIONE
Tirarla nel discorso con qualche scusa divertente, a dipendenza del contesto, con cose tipo "qual è il tatuaggio più bello? Il mio o il suo?". A me non è andata bene, mentre alla mia spalla è andata alla grande.
Sostanzialmente non importa come si inizia il discorso, bensì con quale stato emotivo, con quale energia lo si inizia. Ovviamente va adattato alla situazione.
Non guidereste una mongolfiera per una gara a Franciacorta, bensì una Honda CBR. Non guidereste un Hummer per viaggiare in Sudan.
Ad ogni situazione deve corrispondere il mezzo adatto, come nei viaggi, anche nel corteggiamento.
Sta a voi provare e riprovare. Tutto dipende dal target. Io non riuscirei a cuccare in discoteca, altri sì.
Non dovete speculare sul tempo, perché se non ci provate voi, ci proverà qualcun altro.
Come comportarsiSe siete a questo punto, avete iniziato il gioco, il che è un buon segno, avete possibilità e ve la state giocando. Una volta intavolato il discorso, è importante non prendersi troppo sul serio, ma nemmeno fare i pagliacci. Se si vuole un pagliaccio, ridere a crepapelle, si va su youtube e si cerca qualche cazzata. Voi volete risultare sensualmente appetibili, non altro.
È importante muoversi con disinvoltura ed occupare un po' di spazio, poggiando le braccia leggermente allargate sui braccioli della sedia, allargando le gambe come se volendo mostrare il pacco. Così facendo si mostra agio sia nel luogo che nella situazione, dando sicurezza, mettendo a proprio agio (se non funziona, state esagerando e siete appena diventati ridicoli - state rovinando tutto). Fate domande aperte (a cui non si può risponderr "sì/no", senza fare, però, un interrogatorio. Dovete riuscire a interagire in modo che parliate voi per circa 1/3 del tempo e lei per i restanti 2/3. Siate capaci di ridere di voi stessi ed accettare commenti pesanti, se il discorso si fa serio. Prenderli con filosofia, senza giustificarsi, toglie tensione e vi porta ad evidenziare sicurezza.
Alle classiche domande che vi porrà la vostra desiderata, come ad esempio: "cosa fai nella vita?", "quanti anni hai?", "quanti anni mi dai?", "cosa ci fai qui?"
Rispondete con umorismo (a una sola domanda, non a tutte, se no sembrate pagliacci - rispondete senza umorismo alle altre):
"Uno studio sull'evoluzione delle panchine (...)", "riparatore di turaccioli (tappi delle bottiglie di vino)" - sono le due che usavo più spesso - , ...
Se la battuta non è colta, iniziate a ridere. Anche lei riderà e tutto avrà un tono più giocoso.
In seguito la discussione sarà più sciota, meno stressante, ma è possibile che lei senta la necessità di testarvi/"allontanarvi" (siete almeno in 4, altrimenti non succede - se lei non è da sola, c'è la vostra spalla). Se siete soli, in 2 (voi e lei), non vi testerà (molto probabilmente).
Se siete da soli, probabilmente vi conviene usare
la scalata dei sì, il tic scoperto (tecnica inventata, testata e brevettata da me), e un piccolo trucco di magia (se ne parlerà prossimamente).
Se non siete da soli, bensì almeno in 4, vi toccherà usare dei CAP (commenti acidi programmati: finti complimenti mirati a intaccare la sicurezza di dominio della controparte).
Il CAP serve a smorzare la rigidità dell'interlocutrice, a discapito della sua sicurezza personale, permetrendovi di acquisire potere e forza all'interno della conversazione.
Se me interessa X, tendo a parlare con W, se X non mi dà attenzioni. Appena X si intromette, le dico che dopo darò un po' di attenzioni anche a lei. Lascio passare mezzo secondo, poi le dico anche "se non ti dispiace che parlo un attimo con la tua amica. Sai, è davvero simpatica", piazzandoci un sorriso, cercando la complicità della ragazza che non mi interessa.
X, quella che mi interessa, cercherà di prendere piede nella situazione, allora un bel "non ti preoccupare, ora ci concentriamo su di te" la spiazzerà (e se esagerate vi tagliate fuori, attenti, perché potrebbe essere troppo). In seguito datele davvero attenzione, facendola parlare almeno per 2/3 della conversazione, con domande aperte. A un certo punto piazzate un CAP "bella la tua camicia, mi ricorda il grembiule che avevo all'asilo. (se è troppo pesante - ho usato questo cap una volta, dovendomi correggere come di seguito) Come contrassegno avevo il cuore, voi?".
Altrimenti, per usare CAP più soft:
"Bel vestito, uguale a quello di quell'altra ragazza (indicando nella folla)". Va bene anche per il taglio di capelli.
"Belle scarpe, mio cugino le ha uguali."
"Sembri simpatica. Quando inizi ad esserlo davvero?", la variante più soft è "la tua amica è simpatica, quando inizi ad esserlo anche tu?"
"Bella la tua pettinatura a focaccia" (secondo me vi rovinate, ma c'è chi dice che funzioni - mai usata)
"Belle spalle, sei più larga di me, vero?"
Sta tutto nel modo di dire e impostare la cosa.
Come chiudere