Etica, Morale, Filosofia e anedotti nella vita quotidiana

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    Ciao a tutti ragazzi, ho aperto questo topic per semplice curiosità e per discutere di una cosa quasi simpatica: le nostre filosofie sulla vita quotidiana. Voi avete qualche riflessione o filosofia che molto spesso vi si ripresenta in mente? Se si quale?

    Io mentre guidavo oggi mi si è riproposta per la millesima volta il mio "pensiero filosofico del semaforo".
    In breve: Non importa quale macchina guidi o quanto veloce tu possa andare, prima o poi troverai il rosso e qualsiasi altro mezzo che andava più piano di te ti raggiungerà.

    Ora così sembra una cosa stupida, però a volte mi succede di paragonarlo un poco a ciò che succede tutti i giorni.
    Immaginate una strada dritta, perfetta, su una corsia troviamo una ferrari (tanto per citare una macchina veloce) e sull'altra troviamo una utilitaria comune, mettiamo una fiat panda. Ora la strada si presenta dritta e senza buche, la ferrari accelera e farà i 200 e passa km/h mentre la panda massimo farà sui 120/30 km/h a esagerare. La ferrari distanzia la panda di qualche minuto. A fine superstrada troviamo l'uscita ed un incrocio con un semaforo che gestisce molto traffico e quindi con una durata del rosso mediamente lunga (facciamo 5 minuti). Ora è ovvio che per quanto possa essere andata forte la ferrari la panda la raggiungerà tranquillamente da li a poco.
    Dunque la parte interessante che mi ha fatto fare questo paragone con ciò che affrontiamo tutti i giorni è il fatto che il semaforo è dotato di tre luci:
    verde: continua la tua corsa
    giallo: SCEGLI e DECIDI, fai in tempo a passare? Vuoi passare? Non rischi, ti fermi?
    rosso: ti fermi (se giorno), passi dritto perché è notte e sei convinto che non ci siano pericoli ne controlli.

    Il paragone che faccio io è molto semplice, il semaforo rappresenta le decisioni e gli eventi che ci capitano tutti i giorni, alcune cose sono inevitabili (rosso di giorno) e ci causano dolore e svantaggi, altre cose sono molto rischiose e spesso considerate negative (rosso di notte) ma nonostante questo vengono scelte o fatte con la consapevolezza di essere in torto per un profitto o un vantaggio personale, molto più spesso invece ci è concesso di decidere (giallo) se prenderci dei rischi per avvantaggiarci verso gli altri o in generale verso la vita (passare col giallo) in maniera del tutto accettabile, fermarci e stare sulle nostre sicurezze e rischiare di farci raggiungere dagli altri (fermarsi col giallo).

    E' una cosa abbastanza stupida e banale, mi sembrava in ogni caso una cosa carina da condividere.

    In conclusione: quando guidate e qualcuno vi supera a gran velocità ricordatevi che prima o poi lo raggiungerete (se fate la stessa strada) causa rallentamenti, semafori o altre cose. Cosi come nella vita se si prende una strada in comune prima o poi si raggiunge il proprio obbiettivo a meno di non fare incidenti o finire fuori strada, ricordatevi nel caso di competizioni lavorative che a volte bisogna passare col giallo mentre a volte bisogna fermarsi e non rischiate le multe passando col rosso di notte, ci sono le telecamere in quasi tutti i semafori ormai :P !


    Bene , spero vi siate fatti due risate almeno! Sono curioso di sentire se avete qualche aneddoto o filosofia simile.
     
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    Ciao. La mia filosofia è semplice. Sono un sostenitore dell'Utilitarismo. L'azione più utile e proficua per la persona e la collettività è la migliore e la preferibile. Cerco di equilibrare le mie aspirazioni e piaceri a quelli degli altri, per quanto, mi viene naturale. Cerco di essere logico e razionale, ma ritengo importanti i sentimenti. Cerco un equilibrio fra i vari aspetti della vita. E penso che la conoscenza e la volontà possa migliorarci e sostenerci.
    E qual è la filosofia degli altri del forum?
     
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  3. sherlock 2.0
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    Vlad86 è stato provato scientificamente che per ottenere il massimo profitto da una situazione bisogna attuare una strategia utile per sé e per gli altri (in termini scientifici si chiama equilibrio di Nash), quindi mi ritengo anche io un sostenitore dell'Utilitarismo
     
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    La Teoria dei Giochi. Persona interessante Nash. Stimo molto Jeremy Bentham e John Stuart Mill: vegetariani, femministi, socialisti, razionali. Erano molto aperti di mente. Bentham è pure fra i fondatori della prima università pubblica londinese.
     
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    In breve, la mia filosofia è che il carattere di una persona è sempre in bilico tra l'istinto e l'umanità. Il primo è quello che abbiamo dalla nascita e il secondo è quello che sviluppiamo per sopprimere l'istinto. Ad esempio in una situazione in cui otterresti un vantaggio a scapito di altre persone, se non hai un'umanità abbastanza sviluppata in quel determinato contesto, agirai in modo da ottenere quel vantaggio. Altro esempio è quando qualcuno ti fa arrabbiare: l'istinto è quello che ti dice di fargli del male fisico, l'umanità è quella che ti impedisce di farlo.
    Ogni persona ha un diverso rapporto di istinto e umanità a seconda della situazione. Ad esempio una persona può essere animalista ma contemporaneamente voler chiudere le frontiere agli immigrati, dimostrando una maggiore presenza di umanità nel primo contesto e una maggiore presenza di istinto nel secondo. Restando su quest'esempio, un'altra persona può vedere in modo diverso a seconda del proprio rapporto istinto/umanità queste 2 scelte: chi ha sviluppato una minore umanità nel contesto dell'animalismo ne sarà contrario, mentre chi ha sviluppato una maggiore umanità nel contesto degli immigrati sarà favorevole ad accoglierli.
    Ogni nostra scelta quotidiana si basa su questo rapporto e queste scelte risultano piacevoli o spiacevoli agli altri a seconda di quanta umanità hanno sviluppato in quelle determinate scelte.
    Persino il mio rispondere a questo topic denota in me un'alta presenza di umanità in questo contesto, dato che quest'azione non determina un vantaggio personale.
    Quindi a grandi linee la mia filosofia è che non c'è una scelta giusta o sbagliata, dato che può risultare giusta a certe persone e ingiusta ad altre.

    "Ottenere una strategia utile per sè e per gli altri" non è sempre possibile proprio per questo motivo. Non si può neanche dire "utile per sè e per la maggior parte degli altri" dato che in parecchie scelte è facile che facciate parte della minoranza di persone che pensa di fare una cosa utile mentre per la maggior parte è inutile. Al massimo potete dire "Ottenere una strategia utile alla maggioranza" ma ci sarà sempre un argomento in cui andrete contro la maggioranza, dato che in quell'argomento avrete un'umanità maggiore o minore rispetto alla maggioranza.
    Quindi l'Utilatarismo non è sempre applicabile.

    Edited by Marpat - 15/9/2015, 03:28
     
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    Come il canale "tv2000" che trasmette il telefilm "le avventure di Sherlock Holmes", che senso ha?
    Quello che scrivi, Marpat, è a mio dire giusto e interessante, ma penso anche che i nostri sentimenti, comuni con tutti gli animali, non siano per forza del tutto "egoistici", siamo animali sociali, e possiamo controllarli, possiamo mediare, se vogliamo. nel caso della questione "immigrati", penso sia come per altri argomenti spinosi, un problema di intelligenza e o cultura. Si deve essere ignoranti, se non stupidi, per essere razzisti e lasciare morire o in difficoltà qualcun altro. Non è questione di "umanità", istinto.
    Certo che alcuni saranno divergenti, anche se in minor parte, e questi devono avere la libertà di scelta, siamo animali dinamici, complessi, ci evolviamo, abbiamo interessi diversificati, ma penso che, ad esempio i "diritti fondamentali", che uno voglia o meno che qualcuno o se stesso abbia certi diritti, sia cmq, un beneficio anche per questi, perché non si può sapere quando servono certi diritti, se le persone cambiano idea, percezione. Siamo tutti diversi, ma dovremmo avere stessi diritti e possibilità, per realizzarci e vivere più liberi e in pace.
     
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    A mio avviso il livello di "umanità" dimostrata per un certo argomento è direttamente proporzionale all'esperienza che si ha personalmente fatto su tale argomento e sulla conoscenza diretta di quest'ultimo.

    Esempio:
    A: Odio gli immigrati, non li facciamo entrare
    B: Facciamo entrare gli immigrati poveri

    Anni dopo:
    Rapina, A viene salvato da un gruppo di immigrati clandestini da una rapina davanti a un locale
    Rapina, B viene rapinato da un gruppo di immigrati clandestini davanti a un locale

    Ora nonostante B possa razionalizzare avrà subito una sorta di "imprinting" data la brutta esperienza , l'adrenalina e tutto e nonostante possa continuare a razionalizzare il suo pensiero ovviamente sarà molto più portato a dire di non farli entrare che in precedenza, Ovviamente l'opposto per A .
    Il punto è che ogni cosa viene condizionata da esperienze personali, fare una scelta utile a tutti spesso è anche possibile ma a livello personale ogni persona penserà che potrebbe essere una scelta non utile o sbagliata ed essendo in disaccordo la scelta stessa non sarà utile a tutti mentre magari oggettivamente lo è.
     
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    CITAZIONE (Vlad86 @ 15/9/2015, 12:20) 
    Come il canale "tv2000" che trasmette il telefilm "le avventure di Sherlock Holmes", che senso ha?
    Quello che scrivi, Marpat, è a mio dire giusto e interessante, ma penso anche che i nostri sentimenti, comuni con tutti gli animali, non siano per forza del tutto "egoistici", siamo animali sociali, e possiamo controllarli, possiamo mediare, se vogliamo. nel caso della questione "immigrati", penso sia come per altri argomenti spinosi, un problema di intelligenza e o cultura. Si deve essere ignoranti, se non stupidi, per essere razzisti e lasciare morire o in difficoltà qualcun altro. Non è questione di "umanità", istinto.
    Certo che alcuni saranno divergenti, anche se in minor parte, e questi devono avere la libertà di scelta, siamo animali dinamici, complessi, ci evolviamo, abbiamo interessi diversificati, ma penso che, ad esempio i "diritti fondamentali", che uno voglia o meno che qualcuno o se stesso abbia certi diritti, sia cmq, un beneficio anche per questi, perché non si può sapere quando servono certi diritti, se le persone cambiano idea, percezione. Siamo tutti diversi, ma dovremmo avere stessi diritti e possibilità, per realizzarci e vivere più liberi e in pace.

    In natura nasciamo come animali sociali, ma solo finchè ci sono risorse disponibili a tutti. Nel momento in cui le risorse scarseggiano diventa un tutti contro tutti e regna il cannibalismo. Nasciamo tutti con un estinto egoista di sopravvivenza, che nella vita di tutti i giorni è tradotto col pensare solo a sè stessi anche a scapito degli altri, a meno che non hai soppresso l'istinto con i sentimenti. (nei vari contesti)
    Quelli che vogliono lasciar morire di fame la gente per pagare 10 euro in meno di tasse (ammesso che sia così) non sono razzisti, si comporterebbero allo stesso modo con qualunque altra persona con cui condividerebbero quei 10 euro in meno, che siano americani, australiani o africani. Sono soltanto egoisti, o meglio, istintivi.

    Data la brutta esperienza, B può quindi dimostrarsi istintivo (in questo caso un vero e proprio istinto di sopravvivenza) e pensare a sè stesso prima che agli altri. Denota quindi una minore umanità/sensibilità alla questione degli immigrati. Questo esempio dimostra che una persona che magari ha sviluppato una certa umanità in un contesto può tornare allo stadio istintivo in base all'esperienza personale, giusto.

    Però stiamo andando troppo sull'evoluzionismo. Questa è solo una parte di questa filosofia, in realtà può estendersi a qualunque contesto, dall'andare a buttare l'immondizia al raccogliere i funghi. Non fissatevi sulla parola "istinto", inizialmente l'avevo chiamato rapporto mente/cuore. Immaginate la mente come un robot senza alcuna emozione che fa solo c'ho che lo avvantaggia senza guardare in faccia nessuno e interessarsi a nulla che non gli serva, e il cuore quello che si fa guidare dalle emozioni e fa ciò che gli piace e non ciò che è più produttivo per sè. Ho ideato questa filosofia dopo la puntata di Sherlock in cui si scopriva che non sa neanche i nomi dei pianeti. "Il Sole gira intorno alla Terra, la Terra gira intorno al Sole... cosa mi cambia?". Sherlock della bbc è molto più mente che cuore rispetto, ad esempio, allo Sherlock Holmes di Elementary. Il primo non va a schiantarsi con la sua macchina contro quella del colpevole da incastrare perchè è arrabbiato con lui, dato che da questo non ne ricava alcun vantaggio, SE NON EMOTIVO. Se non fossimo condizionati dalle emozioni faremmo scelte migliori per noi stessi, quindi la mente non è poi così odiosa, perlomeno non nei nostri confronti.

    Io, ad esempio, da un lato detesto imparare cose che non mi serviranno mai, ma dall'altro certe materie "inutili" mi affascinano, per via del "cuore". Quindi si crea una via di mezzo in cui se sento parlare di come vivevano gli aztechi cerco quasi di tapparmi le orecchie per non ottenere queste informazioni inutili (mente) ma dall'altro se trovo l'articolo "scoperta l'origine della materia oscura" non posso fare a meno di leggerlo (cuore), pur sapendo che non torneranno mai utili al robot che è in me.
    Altro esempio, quando la mente chiede a qualcuno "come stai?" è per alimentare la fiducia di questa persona che poi gli servirà per determinati scopi, mentre se è il cuore a chiederlo è perchè gli importa di questa persona veramente e non lo fa per ottenere un vantaggio. La mente non ha amici, ha persone che gli servono. E' anaffettiva.
    Sì, in effetti istinto/umanità non è molto chiaro, scusate, cercate di riadattare il discorso su mente/cuore.

    Edited by Marpat - 16/9/2015, 01:05
     
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    E' un punto di vista, anche comprensibile, ma non lo condivido, almeno in maniera assoluta. Come avevo già scritto. Certo non siamo perfetti, abbiamo difetti, vizi, ma penso ci sia del buono negli umani.
     
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    Sì, certo, non siamo robot a cui vengono insegnati dei sentimenti, per questo sono uscito dal discorso dell'istinto. Siamo una sorta di mescolanza tra il pensiero logico ed egoista e quello illogico sentimentale
     
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    In ogni caso, oltre a questo discorso avete altre filosofie interessanti? :)
     
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    Penso che la particolarità della mente umana abbia permesso che gli umani si creino troppi pensieri, spesso negativi. Ma se uno non è malato o deviato, non ha pensieri negativi o così egoistici da danneggiare altri.
    Anche io sono interessato a leggere i pensieri e filosofie degli altri utenti.
     
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  13. J.H.Watson
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    La mia filosofia di vita è questa: ogni cosa che farai, nel bene o nel male, prima o poi ti tornerà indietro.
    La vita, per fortuna, è una ruota e gira per tutti.
    Tempo fa, io e un professore scrivemmo a Report per una questione che ci stava molto a cuore e che riguardava un elettrodotto; nonostante avessimo i riferimenti anche telefonici della Gabanelli e del suo braccio destro Ranucci ci fecero mandare tutto il materiale, senza poi farci sapere più nulla. In poche parole se ne fregarono e fecero la stessa cosa con altre persone che volevano denunciare lo stesso problema in altre realtà.
    Ebbene una mattina mi sono svegliata e sapete cos'ho letto? Che Ranucci si lamentava pesantemente che i suoi figli avessero scoperto una brutta cosa: due mega antenne camuffate sulla terrazza davanti alla loro. Lo so che è brutto da dire, ma dentro di me ho detto: "Così impari". Certo non saranno comunque paragonabili a piloni dell'altissima tensione alti più di 65 metri che passano di fianco alle case; ma un po' di inquinamento elettromagnetico se lo prenderà anche lui e adesso che il problema era il suo, si lamentava con tutti su facebook. La gente dovrebbe iniziare a capire che il problema mio di oggi potrebbe essere il loro di domani; invece la gente pensa ai cavoli suoi e basta. E così anche per la storia degli immigrati. Molti italiani fanno i moralisti e poi hanno i parenti che per lavorare se ne sono andati in America, Australia, Svizzera, Svezia. Nel mio piccolo anche i miei genitori sono immigrati visto che dal Sud d'Italia si sono spostati al Nord; ma sarebbero stati volentieri a casa loro se ci fossero state le condizioni ideali. Se il buffo Paese in cui abitiamo e la stupida Europa di cui facciamo parte smettessero di comprare F35 e di fare la guerra forse molta gente non scapperebbe da casa propria. O forse siamo così scemi da credere che a nessuna nostra azione corrisponda una reazione uguale o contraria? Se qualcuno attacca o ci si difende (se si hanno le armi) o si accetta di morire o si scappa ... ma forse è un concetto troppo evoluto per i nostri politicanti da 4 soldi o forse semplicemente la guerra li diverte di più.
     
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    Ottima riflessione sher, come non darti ragione, purtroppo come hai detto tu tutti se ne fregano finché non sono coinvolti!
     
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  15. S(H)ociopath
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    "Se non è biologico è fittizio"

    Ho una visione più cinica del mondo. Il cinismo di Antistene si impone come ritorno alla Natura, rinnegando quelli che sono i valori e i beni umani, in quanto frivoli, creati dal nulla e del tutto fasulli (concetto che andò poi a specificarsi con il nichilismo).
    Non è possibile creare un unicorno e basare il proprio quotidiano su di esso, razionalizzandolo come reale. Così vale per gli stereotipi o i vari comportamenti/ideologie sociali, il tutto basato principalmente sulla tradizione.

    Per intenderci, basta guardare l'esperimento delle 5 scimmie e il casco di banane. Solo che nel nostro caso molti comportamenti derivano dal nulla. Senza una motivazione reale, nati dal "secondo me" di qualcuno e universalizzati. Tanto da considerare cose naturali come contro-natura magari. Ormai fuori dall'ecosistema e privi di un istinto reale, ma più logico e razionale. Chiamando 'sociopatico' chi è naturale.


    "Diciamo che nella nostra società si è scelto di abbandonare gli dei, si è perso il senso di noi stessi, e abbiamo abdicato alla nostra animalità per qualcosa che di fatto non ci soddisfa. Abbiamo pettinato il caos per ricevere in cambio la rappresentazione vitrea di un sistema di vita, basandoci su una fotocopia di regole istituite da altri uomini"


    Il cinismo e il nichilismo inoltre sfociano, nel mio caso, nella misantropia. Se posso odiare qualcuno, lo farò.
    Sono una bellissima persona, lo so :'D

     
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