Palazzo della Memoria & Cervello, neuroscienze

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Marpat
        +1   -1
     
    .
    Avatar

    Sherlock Holmes

    Group
    Administrator
    Posts
    2,780
    Reputation
    +1,030
    Location
    Roma

    Status
    Offline
    N.B. Funziona.

    By HealyF:

    TECNICA DEI LOCI
    La tecnica dei loci (plurale del termine latino locus, che significa "luogo"), anche chiamata "palazzo della memoria", è una tecnica mnemonica introdotta in antichi trattati di retorica greci e romani (Rhetorica ad Herennium, De oratore, e Institutio oratoria). In questa tecnica mnemonica gli elementi da ricordare vengono associati a specifici luoghi fisici. Per ricordare in un certo ordine vari contenuti si ricorre alla memorizzazione di relazioni spaziali. La tecnica dei loci viene anche chiamata Journey Method (ovvero "metodo del viaggio"), in cui vengono immagazzinate liste di elementi, oppure tecnica della Roman Room (ovvero "della stanza romana"), che risulta più efficace per una memorizzazione di informazioni prive di relazione tra loro. In pratica, si tratta di un metodo di miglioramento della memoria che utilizza la visualizzazione di elementi per ricordare e organizzare le informazioni. Svariati campioni di concorsi di memoria affermano di utilizzare questa tecnica per poter ricordare visi, numeri e liste di parole; il loro successo ha poco a che fare con la struttura del cervello o l'intelligenza, piuttosto il merito è da attribuire all'uso di parti del cervello che controllano l'apprendimento spaziale. Le regioni del cervello utilizzate includono il Lobo parietale, la corteccia retrospleniale e l'ippocampo posteriore destro. I contendenti utilizzano varie strategie prima della competizione, e utilizzando la memoria a lungo termine associano un'immagine vivida ad ogni elemento da ricordare. Inoltre creano una via precisa e familiare, da poter seguire, stabilendovi dei punti definiti detti loci. Successivamente l'unico compito da svolgere nella competizione sarà quello di recuperare l'immagine, associata all'elemento desiderato, da ogni locus. Per ricordare ciò che serve ripercorrono la via creata, si fermano nel locus interessato e osservano l'immagine che li condurrà all'elemento associatovi. Utilizzando questa tecnica un individuo con capacità mnemoniche nella media, dopo aver creato una via, stabiliti dei punti di fermo e impresso le immagini di riferimento nella memoria a lungo termine, può riuscire a ricordare l'ordine delle carte di un mazzo mescolato in meno di mezz'ora di pratica. Questa tecnica viene insegnata come tecnica metacognitiva e solitamente viene utilizzata per codificare le idee chiave di un soggetto. I due approcci sono:
    1.Individuare le idee chiave di un soggetto e poi impararle ponendole in relazione tra loro; 2.Pensare profondamente alle idee chiave di un soggetto e arrangiarle in relazione ad un argomento per poi ordinarle ed associarle a dei loci.
    Il Rhetorica ad Herennium, e gran parte delle altre risorse riguardo alla tecnica dei loci, consigliano l'integrazione di un'elaborazione codificata, che comprenda immagini o suoni, per migliorare il processo di memorizzazione. Tuttavia, data l'efficacia della memoria spaziale, anche solo posizionare mentalmente degli elementi da ricordare in luoghi veri o immaginari, in vari casi funziona. Una recente versione della tecnica ha integrato la creazione di luoghi immaginari (case, palazzi, strade) a cui viene applicato lo stesso metodo mnemonico, che funziona come la tecnica dei loci standard nonostante l'iniziale impegno maggiore richiesto nella realizzazione del luogo. Il vantaggio di questo metodo è quello di poter creare città o un Palazzo, che rappresentano vari argomenti o aree di studio, il che consente di poter organizzare le informazioni in modo ordinato e facilmente accessibile tramite un percorso; quest'ultimo inoltre porterà i ricordi verso l'immagazzinamento nella memoria a lungo termine. Questo metodo è usato soprattutto da Sherlock Holmes, che per immagazzinare nella memoria a lungo termine le informazioni legate a un caso, crea il suo "Palazzo Mentale".


    By sherlock94:

    Tecniche di Memoria : All'interno del Palazzo Mentale


    E’ da un po’ che volevo buttare giù un’infarinatura sulle Tecniche di Memoria (o propriamente “Mnemoniche” dalla figura mitologica di Mnemosine) e sulla loro Storia (sperando di non annoiare, ma di invogliarne lo studio). Tra coloro che usavano, se non addirittura creavano, le tecniche mnemoniche, abbiamo Socrate, Platone, Cicerone, Giordano Bruno, Pico della Mirandola,ecc.. alcuni meno noti ma molto importanti come Matteo Ricci,ecc.. Questi e altri grandi uomini hanno elaborato ed utilizzato tra le tecniche più efficaci nel campo dell’apprendimento e annessi (niente da togliere ai loro ruoli nella Storia!) e che li hanno reso i titoli, come per Pico della Mirandola, di Memorizzatore eccelso! Queste tecniche sostanzialmente, si basano su:

    Associazione: Connettere il significato di una parola, o la parola stessa ad un immagine, suono, profumo, sensazione…..associandola quindi alla sfera sensoriale e/o emotiva, garantendo una permanenza nel nostro “archivio mentale” più duratura;
    Conversione: La conversione, come vedremo, permette di “bypassare” la barriera velata che è presente tra parola = concetto/significato e sua rappresentazione, magari attraverso i numeri, e viceversa, permettendo di non confondere più o meno significati e sviluppando la creatività;
    P.A.V. : Paradosso, Azione e Vivido. Acronimo che sintetizza un modello di apprendimento, frutto di studi, su cui Tony Buzan (noto personaggio nel settore) ha investito la sua vita e carriera. Paradosso: è scientificamente dimostrato, più le immagini sono paradossali, più è difficile che la logica e la banalità li portino nel dimenticatoio; Azione: Immagini dinamiche portano l’elasticità mentale e la conseguente focalizzazione sul concetto più che sui particolari di un’immagine statica; Vivido: Sfruttando la sfera emotiva e sensoriale, la connessione sinaptica è plurima ed’è quindi più difficile “tralasciare” il ricordo (più porte in una stanza…..se si dovesse chiudere una porta, un’altra permetterà sempre l’accesso al contenuto no??);
    Acronimi, Acrostici, Sigle e Filastrocche: Metodi di basso profilo che permettono un sunto in parole o in questo caso, lettere chiave, che rievocano (concetto importante nelle 2 vie della Memoria: Memorizzazione e Richiamo dell’informazione) il significato.
    Ma Passiamo ora alla parte più coinvolgente: le tecniche!

    Conversione Fonetica: Consiste nel “convertire” una determinata lettera/parola in numero e viceversa, ovviamente c’è un opportuno criterio. Il tutto ci permette ad esempio di semplificare la memorizzazione di codici, numeri di serie, numeri di telefono, codici pin, e quant’altro di numerico che ci riempie la quotidianità. Ecco la tabella di conversione, basata sulla fonetica e morfologia dei numeri/lettere: (es. 3421 = MaRiNaTa).conversionefonetica
    Schedario Mentale: Consiste nel affidare a 100 numeri le rispettive immagini “convertite”, tenere sempre quelle di riferimento e, attraverso il P.A.V. , collegare la vostra parola-immagine chiave a quella Scheda. (es. io al n° 10 ho la parola “TaZza” e se volessi collocare una parola chiave di un discorso come “Cartellonistica Stradale” potrei creare l’immagine di un omino che corre su una Tazza a folle velocità facendo girare tutti i Cartelli stradali che incontra) E’ consigliabile usare 2 schedari: uno per la memoria a breve termine e uno per quella a lungo termine;
    Associazione: Utilizzata per ricordare pochi elementi (di solito intorno alle 20 unità – la lista della spesa??!), sfrutta il P.A.V. per costruire un filo narrativo dal primo, per ogni unità dell’elenco, fino all’ultimo;
    Tecnica dei Loci: Utilizzata e creata da Cicerone, potenziata da molti, sfrutta la capacita dello schedario mentale, ma affidando le parole chiave ai loci, “stanze” vere e proprie (oddio, vere insomma…..) mentali, in cui mettere il o i concetti (se i loci sono le stanze che conoscete, dividete in 4 spicchi d’angolo, sarà più facile collegare con gli oggetti della stanza) e andarli a “visitare” quando si vuole rinfrescare o richiamare il ricordo. Consiglio! : Sfruttate un po’ tutte le precedenti abbinate a questa e la prossima tecnica……sarà più potente il ricordo e il richiamo;
    Palazzo mentale: Tecnica dei Loci portata all’N-esima potenza; consiste nel ricreare una vera e propria “mappa mentale-geografico-fantastica” ( eh….^^) nella quale archiviate i vostri ricordi. Ampliando sempre di più i “piani” della casa, aumentando quindi i loci, arriverete ad avere un palazzo (che non dovrà MAI subire modifiche radicali….pensate se ogni giorno buttaste giù i muri di camera vostra e faceste tramezzi e muri qua e lŅ.CAOS! non sapreste dove mettere i piedi nemmeno, altro che “dove ho messo gli occhiali!”), una città (la vostra città natale), con il vostro percorso (casa-amici-lavoro,ecc..), i vostri luoghi preferiti (visitati o non) :avete libero sfogo alla fantasia! Pensate che questa tecnica venne utilizzata e resa famosa da Matteo Ricci (personaggio del ‘500) che imparò il cinese mandarino, la geografia, altre numerose arti e codici e divulgò il sapere anche in Oriente e viceversa. Ad oggi è resa famosa dai Media (un’inflazione di “Mind Palace” è stata osservata nelle trasposizioni cinematografiche sul grande e piccolo schermo, degli scritti di Conan Doyle e il suo Sherlock Holmes, grande usufruitore della Tecnica) e ha preso piede nelle Olimpiadi Mnemoniche, conteggio delle carte (avete presente il film 21:BlackJack…..ora sapete cosa usano!), Mentalismo (anche qui avete presente PatrickJane di The Mentalist o Derren Brown e le sue incredibili abilità intellettive con le carte?! ^^). Spero con quest’ultima parte di avervi innestato il seme della curiosità, o perlomeno la voglia di ricercare anche due notizie in più, magari sul Web?? A voi la scelta….Se avrete perplessità, sono a vostra disposizione.

    Edited by Marpat - 20/5/2018, 19:35
     
    Top
    .
111 replies since 17/6/2014, 14:42   3957 views
  Share  
.