Teoria della Scienza della Deduzione

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  1. Elvis Santano
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    Sherlock Holmes

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    CITAZIONE (Cynical221B @ 22/1/2012, 15:31) 
    (...) D'accordo? Idee?

    Ciao Cynical, sono completamente d'accordo sul fattore contesto. Molte persone tendono a tralasciare il contesto delle informazioni captate, fuorviando molto spesso. Comunque sia non prendo in considerazione il colore di pelle, occhi e capelli per analizzare una persona (a meno che ti riferisci a tintura per capelli, lenti a contatto e abbronzatura). Considero tali caratteristiche, piuttosto, per aprire in un discorso con cui cerco, successivamente, di captare ciò che ritengo importante.

    Parli della disposizione della mobilia nel contesto domestico, ma dissento, in quanto, inizialmente, non si ha a disposizione tali informazioni. Piuttosto mi soffermerei sull'ambiente a disposizione, considerando come la persona usa lo spazio a disposizione - ad esmepio al bar o come dici tu in ufficio, se si ha la possibilità di accedervi e questa persona è affermata nel mestiere. Nel caso in cui la persona non sia ancora affermata nel mestiere, vi è la possibilità di essere soggiogata dagli stereotipi che bisogna seguire per evitare di essere marchiati istantaneamente come naif (senza nulla togliere ai naif). Per questi motivi preferisco vedere come si relaziona una persona in un contesto neutro come in un bar. Mi interessano la gestione dello spazio a disposizione, come parla (velocità, tonalità, lessico), la gestualità - volontaria e involontaria - (comprendendo le espressioni e la postura).

    Per quanto riguarda la baseline (non ne avevo mai sentito parlare come "basline", e mi piace - questa te la rubo xD) sono pienamente d'accordo. Ogni qualvolta una persona fuoriesce dalla baseline sento rintoccare il campanello d'allarme. Considero la baseline come il manuale della persona. Se la persona si comporta differentemente dalla sua baseline la cosa mi incuriosisce e allerta, siccome significa che sta succedendo qualcosa fuori dall'ordinario, dunque bisogna cogliere ogni nuovo indizio per poter costruire un'ulteriore linea guida per comprendere i sotterfugi futuri in anticipo, seppur si abbia perso (ipoteticamente) la prima parte. Come dico nel topic "Persone ad albero?", sono convinto che le persone funzionino sottoforma di struttura ad albero, a meno che siano affette da disturbi psichici (o in rarissime eccezioni), ecco spiegato il perché do tanta importanza ai cambiamenti, anche minimi.
    ---> dare tanta attenzione ai minimi cambiamenti mi ha permesso di prevedere determinati eventi nel rapporto di coppia; ho iniziato a considerare tutto, perché in passato non l'ho fatto e mi sono trovato con brutte sorprese ^^'

    Dissento anche per quanto riguarda l'intuito, perché l'intuito è derivato dall'istinto, e non c'è nulla che ci voglia più bene del nostro istinto. L'istinto è la parte più radicata di noi, quella che mira all'autoconservazione. Alcune persone pensano che chi segue l'istinto non analizza, e si sbagliano. Il mio istinto mi dice di analizzare, captare, successivamente cosa fare. Fossi in te darei molta più importanza all'intuito, perché fa parte dell'istinto ;)

    Elvis
     
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