Le Nostre Deduzioni

Un omicidio che il campione paraolimpico ha sempre sostenuto essere stato frutto di un tragico incidente, anche se nè la polizia, nè i giudici sembrano credere alla sua versione dei fatti, ed è ormai più che probabile che 'Blade Runner' sarà accusato di omicidio premeditato. "Non volevo uccidere la mia fidanzata. Ci amavamo alla follia - ha dichiarato l'atleta - Quella sera io e Reeva erano nella nostra camera da letto. Lei stava facendo yoga, io guardavo la tv. Credo di essermi addormentato. Poi mi sono alzato più tardi per andare a chiudere una porta e per prendere un ventilatore. E' stato a quel punto che ha sentito un rumore arrivare dal bagno, un rumore che gli ha fatto provare un "senso di terrore. E poprio per la paura, dopo aver ricevuto in passato minacce di morte, avevo preso l'abitudine di tenere sotto il letto una pistola 9 millimetri. Così ho preferito non accendere la luce. Quindi ho preso la pistola, mi sono avvicinato al bagno ed ha urlato all'intruso di andarsene. Poi, non avendo le protesi, mi sentivo particolarmente vulnerabile per me e incapace di difendere Reeva e proprio per questo ho reagito sparando attraverso la porta del bagno. Solo allora mi sono accorto che Reeva non era a letto e che poteva essere in bagno. A questo punto sono andato sul balcone per chiedere aiuto, mi sono messo le protesi ed ho aperto la porta del bagno rompendola con una mazza da cricket. All'interno ha trovato Reeva colpita dagli spari, ma ancora viva. A quel punto l'ho sollevata per andare a cercare aiuto e sono corso al piano di sotto ma, è morta tra le mie braccia". Ma gli inquirenti continuano a non credere alla versione di Pistorius, e per il procuratore sudafricano Gerrie Nel, il campione "Ha ucciso una donna innocente ed indifesa in un atto premeditato. Non esiste alcuna spiegazione possibile a conferma della sua tesi sul ladro".