Infezioni

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    Detective Esperto

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    Gli atleti sono esposti a molti agenti infettivi comuni o inusuali sia perché alcune pratiche sportive come la lotta libera creano stretti contatti cutanei tra gli atleti sia perché gli ambienti dove si svolgono le prove sportive o gli stessi spogliatoi godono di un clima caldo-umido favorevole alla presenza e persistenza degli agenti infetti
    TABELLA 3
    Infezioni della pelle associate alla pratica sportiva
    • Cheratolisi punctata
    • Orecchio del nuotatore
    • Herpes gladiatorum
    • Impetigine
    • Tinea corporis gladiatorum
    • Tinea pedis
    • Eruzione del bagnante
    • Prurito del nuotatore

    CHERATOLISI PUNCTATA
    Si tratta di una infezione dei piedi causata da un batterio della specie Corynebacterium. E’ la conseguenza dell’uso prolungato di calzature occlusive che, causando eccessiva sudorazione, macerano la cute plantare. Su questa situazione si sovrappongono batteri difteroidi i quali, rilasciando enzimi cheratolitici, producono sulle aree di maggior appoggio plantare quali sotto il metatarso e il calcagno piccoli buchi nello strato corneo, sotto forma di piccole depressioni di 2-5 mm. (talvolta con un aspetto “sporco” per il colore scuro del bordo).
    Le lesioni possono confluire in chiazze più grandi. Generalmente asintomatiche, in caso di notevole estensione, possono diventare dolorose e maleodoranti. L’infezione può sparire eliminando le condizioni che inducono macerazione del piede, ma talvolta è necessaria una terapia antibiotica topica o sistemica. L’unica misura di prevenzione è mantenere un ambiente asciutto all’interno delle scarpe.
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    ORECCHIO DEL NUOTATORE
    Si tratta di una otite esterna causata da un batterio gram-negativo, lo Pseudomonas. Tale patologia sarebbe la conseguenza della macerazione del tessuto epiteliale del condotto auricolare causata dall’esposizione all’acqua unitamente ad una carenza di cerume che funge da barriera protettiva. L’abitudine di pulire le orecchie con i cottonfioc può aumentare la macerazione dell’epitelio e introdurre batteri nel tessuto infiammato. A tutto ciò si aggiunge l’irritazione indotta dai disinfettanti sciolti nelle piscine.
    L’interruzione della attività natatoria unitamente ai trattamenti medici del caso, porta alla risoluzione del problema.
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    HERPES GLADIATORUM
    Chi pratica la lotta libera può soffrire di un tipo di herpes simplex virus denominato herpes gladiatorum. Si tratta di una infezione cutanea da HSV-1 che si contrae per contatto diretto cute con cute tra un lottatore con lesioni attive e un altro lottatore suscettibile con abrasioni aperte. La testa ed il collo, specialmente la parte destra del viso, è la più comunemente affetta a causa della posizione di immobilizzazione che i lottatori assumono durante la competizione. Le lesioni appaiono 1-2 settimane dopo il contatto infettante e sono caratterizzate dalle tipiche vescicole raggruppate su una chiazza eritematosa. Le vescicole possono evolvere in pustole, diventare erose, allargandosi a formare ulcerazioni crostose o umide. Si possono associare linfoadenopatia regionale, febbre, malessere, mal di gola, mal di testa.
    La presenza delle manifestazioni attive impone l’interruzione, momentanea, dell’attività sportiva. La prevenzione dell’infezione viene assicurata da una particolare attenzione alle norme di igiene, all’esecuzione di docce prima e dopo le competizioni e dalla visita di tutti gli atleti prima delle competizioni.
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    IMPETIGINE
    I praticanti la lotta libera sono predisposti anche all’impetigine stafilo-streptococcica che si trasmette in maniera simile all’herpes gladiatorum e che può rappresentare una sovrainfezione della manifestazione erpetica. Si presenta con piccole macchie arrossate sulle quali sono presenti croste spesse e giallastre. Inizialmente sono isolate le une dalle altre ma la loro rapida diffusione può portare alla loro confluenza sino a formare lesioni arciformi figurate.
    Anche in questo caso accanto alle ovvie terapie mirate, si impone la cessazione di ogni attività sportiva sino alla completa guarigione.
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    TINEA CORPORIS GLADIATORUM
    Anche questa patologia infettiva colpisce i lottatori. Si manifesta con chiazze rotondeggianti con tipico orletto eritemato-desquamativo. Misure di controllo impongono una attento visita degli atleti prima delle gare e le eventuali terapie mirate.
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    TINEA PEDIS
    E’ probabilmente la più comune infezione della cute sia negli atleti professionisti sia in chi fa sport a scopo ricreazionale. Fattori predisponenti sono il microclima caldo umido delle scarpe di atletica e l’effetto occlusivo combinato delle calze e delle scarpe. Le più comuni fonti di infezione sono le docce, gli spogliatoi e i pavimenti delle piscine. Vi sono tre tipi di tinea pedis: il tipo mocassino, il tipo pustoloso plantare, l’interdigitale.
    Il tipo mocassino è una forma cronica, asintomatica. Il tipo pustoloso è acuto e spesso pruriginoso. Il tipo interdigitale è il più comune e possono coesistere forme miste batteriche e fungine nell’epitelio macerato degli spazi interdigitali. È frequentemente pruriginoso e spesso doloroso ( vedi “le infezioni micotiche della cute e degli annessi”).
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    ERUZIONE DEL BAGNANTE (SEABATHER’S ERUPTION)


    E’ una patologia inizialmente osservata in atleti che partecipavano ad attività sportiva natatoria nelle acque del golfo della Florida e nei Carabi: manifestarono una eruzione localizzata nella cute coperta dal costume da bagno. Si tratta di una eruzione pruriginosa, orticarioide. Talvolta si possono associare sintomi sistemici quali brividi, febbre, mal di testa, nausea, vomito, specialmente nei bambini.
    L’eruzione si sviluppa in 1-2 giorni e dura 2-14 giorni in assenza di terapia. Gli agenti causali dipendono dalla regione di mare frequentata, ma si tratta comunque di nematocisti delle forme larvali di alcuni anemoni e meduse.
    PRURITO DEL NUOTATORE
    E’ una eruzione cutanea frequente in varie aree del mondo. E’ una reazione infiammatoria al contatto con larve di schistosomi, presenti nelle acque basse e calde. Le cercarie dopo essersi depositate sulla pelle, penetrano in essa determinando una reazione orticariode acuta, accompagnata da intenso prurito. Una differenza tra l’eruzione dei bagnanti e il prurito del nuotatore è che il primo si manifesta nelle zone coperte dal costume da bagno mentre il secondo nelle aree di cute non coperta. La terapia è di tipo sintomatico.

     
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    Manifestazioni cutanee nella pratica sportiva
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    Edited by Vlad Bruce Logan - 11/9/2021, 03:21
     
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