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Chi comanda?
In un rapporto si vede spesso la donna padrona, arpia tanto bella quanto abile a sottomettere e manipolare il povero Lancillotto innamorato. Una volta, fuori da un kebab ad attendere la mia ordinazione, mentre fumavo una sigaretta, ho visto un ragazzo andare a corsa verso la ragazza e chiederle "mangio qui o porto via?" ahahahah fu fantastico e triste allo stesso tempo. "Mangio qui o porto via?". Se ho fame, mangio. Non si scappa.

In molte relazioni comanda la donna, perché l'uomo che si mostrava maschio alfa, quando la controparte femminile inizia a tirare la corda, testare i limiti, cercando il punto di rottura, piuttosto che rimanere integro e saldo nei suoi principi, si lascia andare - riscoprendosi beta. Le donne, per natura, testano l'uomo, per essere certe che sia l'uomo giusto con cui portare avanti un futuro. Per questo motivo le donne stanno con gli stronzi e friendzonano quelli bravi, buoni e gentili.
Siete uomini, quindi siatelo per davvero.
Se si vuole essere uomini appetibili bisogna valorizzarsi. L'uomo è cacciatore, quindi cacciamo e continuiamo a comportarci da tali. E se la donna scassa, perché vuole invertire i ruoli, piuttosto che sottomettervi, cacciatela!

La donna non vuole comandare, vuole provare a comandare per sentire la certezza di avere un uomo saldo e fermo al suo fianco, infatti lascia chi la asseconda.

Comanda l'uomo, non per sottomettere, bensì per assicurare e far sentire protetta la donna - non per niente abbiamo più testosterone in corpo ("ormone del guerriero").

Comandare significa anche saper prendere decisioni, sempre con rispetto, proponendo attività già pronte, come anche fare delle attività interessanti e divertenti - non troppo frequentemente, altrimenti perdono di valore e al posto di essere considerati un uomo di valore si è scambiati per un villaggio turistico e/o un giullare.


Sei importante, ma ...
La donna è importante, sempre e comunque, perché senza donna non esiste l'uomo, e viceversa.
"Amore mio, sei molto importante, ma non me ne frega un cazzo se non sto bene IO."
IO! Prima di tutto IO, dopodiché IO, in seguito, forse, noi.

Non si tratta di egoismo, bensì di sopravvivenza e autoconservazione, sia personale che della specie. Quando si è di cattivo umore si è l'ombra di sé stessi, essendo un peso enorme sia per sé stessi che per gli altri. Chi è noioso, triste e porta negatività non è raro, non è appetibile, non è utile alla sopravvivenza della specie, quindi non rilevante per le principesse da noi agogniate.

Per evitare di essere di peso, rimanendo sempre splendenti, luccicanti, desiderabili, utili per la continuazione della specie, bisogna essere soddisfatti della vita. Chi è soddisfatto della vita ha un approccio alla vita molto diverso da chi è in un cupo e grigio mondo di disperazione e dolore. Come fare per evitare di essere l'ombra di sé stessi? Bisogna pensare, in primis, a sé stessi! Bisogna soddisfare le proprie esigenze, mantenendo armonia tra corpo e mente.
Bisogna svegliarsi e pensare "un altro giorno in cui il mio culo sarà talmente splendente da far abbronzare gli stronzi che mi passano accanto". Magari si diventa un po' "superficiali", poiché si pensa a sé stessi, agli occhi dei miscredenti. ---> SONO TUTTE BUGIE DEI SOLITI invidiosi, perché voi state ottenendo risultati e siete felici, mentre loro sono tristi e miseri falliti che non amano loro stessi. "Chi è deserto non vuole che qualcosa fiorisca in te" (883).

Se non si sta bene con sé stessi non si può star bene nemmeno con gli altri. Solo chi è soddisfatto di sé stesso può approcciarsi al prossimo fornendo il meglio, contribuendo al meglio al benessere degli altri.

Solo chi è davvero felice può dispensare felicità, e le donne hanno un sensore dannatamente efficiente per questo tipo di emozioni.