Votes taken by S.G.

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    Ragazzi, nessuno vuole fare un guastafeste ma ancora una volta, la grafologia (come la fisiognomica) NON è una scienza...cercare di dedurre la personalità di una persona da come scrive o cammina (non tenendo in considerazione quindi come/quando/da chi ha imparato a scrivere e se conformazione delle gambe o schiena/fretta/stato di salute influenzano la camminata) non farà che portare a vicoli ciechi.

    Più che altro se volete possiamo fare degli esperimenti per vedere se c'è uno standard nel cambiamento quando si scrive provando determinate emozioni.
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    No intendo per dedurre su un oggetto/persona quando la si vede.
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    Allora, vorrei cercare di creare un modello/metodo base per la deduzione, chiaramente con il contributo di tutti.
    Ho preparato una bozza, spero vogliate contribuire a renderlo ben definito e utile al suo scopo. :)

    Credo che ci sia bisogno di un iter da seguire in generale, differenziandolo a seconda di cosa sia l'oggetto della nostra deduzione. L'ho diviso in cinque punti. FORMA - COLORE - STATO - ODORE - PARTICOLARITA'.

    Forma: Si osserva appunto la forma del soggetto (dalla forma delle mani alla calligrafia in una lettera), cercando di notare particolarità o zone irregolari (che possono essere graffi su un cellulare, calli sulle mani di una persona, borse sotto gli occhi o gonfiori in diverse parti del corpo, occhiaie, tasche rigonfie ecc..)

    Colore: I colori sono un altro punto importante per una deduzione. Si vede se c'è uniformità nel colore del soggetto (persona o oggetto che sia), se i colori sono uguali allo standard del gruppo di cui il soggetto fa parte (per esempio, per vedere se un capo d'abbigliamento è nuovo o scolorito), o se ci sono dislivelli nel colore (scoloriture su certe zone di un indumento o un accessorio, diversi livelli di abbronzatura ecc..) e se ne cerca la causa.

    Stato: Si guarda allo stato generale del soggetto, per determinare se sia nuovo/vecchio (nel caso di un oggetto) o curato/trasandato (nel caso di una persona) per non perdere di vista il quadro generale; infatti concentrarsi sul quadro generale farà risaltare discrepanze di indizi particolari (ad esempio: una persona trasandata, con vestiti logori e un orologio costoso e ben tenuto) oppure confermerà quegli indizi che lo rispecchiano.

    Macchie e segni: Si cerca la presenza di macchie o segni sulla superficie visibile, e vi si applicano le altre categorie dove possibile (forma, colore, odore ecc..) in modo da capirne la causa della loro presenza. (es. graffi o macchie di nicotina su una persona, caffè o altro su vestiti, interni auto..qualsiasi cosa).

    Odori: Gli odori sono utili per identificare meglio le macchie, per determinare gusti personali e interazioni con sostanze varie (fumo, profumi ecc..)

    Particolarità: Per particolarità ho inteso tutti quegli elementi non dovuti ad azioni abituali o involontarie, ma deliberatamente messi lì dal soggetto. (tatuaggi, spille, scritte su zaini e borsellini ecc..). Vi si applicano le altre categorie (forma, colore, odore..) per darne un'origine e una collocazione nel tempo, dove possibile.


    Questo modello in 6 punti si caratterizzerà in base a cosa stiamo osservando (un bigliettino di auguri, un mozzicone di sigaretta ecc..) e si replicherà per le volte necessarie quando osserveremo un soggetto composto da più parti (per esempio, osservando una persona, lo applichiamo ad ogni sua parte visibile, come capelli, viso, maglie/giubbotti, cinte, pantaloni, calzini, scarpe, mani ecc..). Chiaramente per una deduzione sempre più efficace bisogna aumentare ogni volta che se ne ha la possibilità il nostro "bagaglio di elementi" (profumi, tessuti, alimenti, indumenti ecc...qualsiasi cosa può essere un riscontro più in là nel tempo), e allenare le nostre capacità (allenando la logica, il multitasking, la memoria, ecc..)

    Aspetto per i vostri pareri! :D

    Edited by S.G. - 30/8/2014, 13:46
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    Ho visto un'immagine in cui veniva spiegato come calcolare l'orario senza avere orologi o altro. In pratica Basta sapere a che ora tramonta in quel periodo il sole; successivamente stendendo il braccio in avanti e tenendo le dita della mano tese, unite e piegate di 90 gradi rispetto all'avambraccio, fate coincidere il mignolo con la linea dell'orizzone. Ogni dito corrisponde a 15 min, quindi quattro dita a 1 h. Vedere quante "dita di distanza" ci sono tra la linea dell'orizzonte e il sole, e quindi sottraete le ore dall'orario in cui dovrebbe tramontare.
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    Ho trovato un sito in cui elencano vari sintomatologie oculari legate a vari stati / disturbi.
    fonte: (www.wellme.it)



    <<occhi rossi

    Infezioni: virus localizzati possono causare un arrossamento dell'occhio, il problema di solito parte da un occhio solo, ma può diffondersi ad entrambi. Altri sintomi di un'infezione agli occhi includono dolore intorno all'occhio, sensibilità alla luce e occhio lucido. Potrebbe esseri necessarie gocce antivirali.

    Irite: l'irite è un'infiammazione dell'iride. Quali sono i sintomi? C'è una sensazione di fastidio a carico dell'occhio. che diventa arrossato. A ciò si accompagna una leggera riduzione della vista. Se nell'occhio si ha un aumento della pressione, il disturbo può diventare doloroso, anche se nella maggioranza dei casi i sintomi sono di lieve entità.

    Ipertensione arteriosa: un arrossamento persistente di entrambi gli occhi può essere un segno di ipertensione. L'ipertensione arteriosa può provocare infatti alterazioni dei vasi sanguigni. I medici che curano l'ipertensione arteriosa chiedono l'esame del fondo dell'occhio, non tanto per valutare i danni oculari provocati dall'ipertensione, ma per conoscere il grado di danneggiamento provocato all'organismo dalla malattia.

    Emorragia: l'occhio rosso non dolente può essere il primo sintomo di patologia a prognosi severa, come nei casi di emorragie sottocongiuntivali recidivanti, cioè la rottura dei piccoli capillari che si trovano nello spessore della congiuntiva con conseguente stravaso di sangue.

    Occhio secco

    Menopausa: questo disturbo, dovuto a scarsa produzione di lacrime (ipolacrimia), colpisce maggiormente le persone in età avanzata. La produzione di lacrime diminuisce con l'avanzamento dell'età per la progressiva atrofizzazione delle ghiandole lacrimali. Nelle donne tra i 40 e i 60 anni di età, probabilmente a causa dei nuovi equilibri ormonali indotti dalla menopausa, le ghiandole lacrimali vanno incontro ad una progressiva atrofia della loro porzione secernente.

    Sindrome di Sjogren: nella sindrome di Sjögren, malattia infiammatoria cronica su base autoimmune, il sistema immunitario non riconoscendo le proprie cellule, tessuti ed organi, attacca soprattutto le ghiandole esocrine (salivari, lacrimali) distruggendole e creando notevoli disturbi di bocca secca (xerostomia) ed occhio secco (cheratocongiuntivite secca).

    Prurito agli occhi

    Blefarite: si tratta di un'infiammazione che riguarda il bordo palpebrale, cioè quella zona di transizione tra lo strato cutaneo (esterno a contatto con l'ambiente) e lo strato congiuntivale (interno rivolto verso la superficie oculare) della palpebra. Può essere causata da un'infezione batterica, ma anche da fattori ambientali (esposizione ad ambienti irritanti, fumosi o polverosi, troppo secchi, esposizione ai raggi uv), uso eccessivo delle lenti a contatto, affaticamento visivo (prolungato utilizzo del computer), malattie della pelle (acne rosacea, dermatite seborroica), malattie infiammatorie croniche intestinali, diabete e allergia ai componenti dei cosmetici

    Allergia: la congiuntivite è un'infiammazione della congiuntiva (la membrana che riveste la palpebra) che, talvolta, interessa anche la cornea. Le forme allergiche possono essere di due tipi: stagionali o croniche. Nel primo caso occorre agire preventivamente, prima che l'allergia si presenti, per ridurre i sintomi nella fase acuta della malattia. Ci sono però forme di congiuntivite allergica i cui sintomi sono localizzati solo nell'occhio, per cui è difficile scoprire l'agente che causa la malattia; in questo caso persino i test allergometrici cutanei potrebbero dare esito negativo, anche se in linea di massima è consigliabile farvi ricorso.

    Lacrimazione eccessiva

    Condotti lacrimali intasati: negli adulti, un condotto lacrimale ostruito o ridotto è la causa più comune di lacrimazione eccessiva degli occhi e con il passare del tempo il condotto lacrimale può diventare ridotto, spesso a causa di infiammazioni (gonfiore). Se i condotti lacrimali sono ostruiti o ridotti, non saranno in grado di drenare e rimarranno nella sacca lacrimale, la quale potrebbe anche infettarsi e produrre in tal modo un liquido appiccicoso e si possono anche verificare fenomeni di gonfiore ai lati del naso vicino agli occhi. Si può risolvere con un piccolo intervento chirurgico.

    Ectropio: la lacrimazione dell' occhio potrebbe anche essere quando la palpebra inferiore gira verso l'esterno e si allontana dall'occhio. Se questo accade, le lacrime non possono defluire correttamente. Se le lacrime hanno un contenuto anormale di lipidi (grassi) potrebbero non essere in grado di diffondersi in modo uniforme su tutto l'occhio. Questo può causare lo sviluppo di parti più secche nell'occhio che diventano doloranti e causano una produzione superiore di lacrime.

    Ptosi, ovvero palpebra cadente

    Cisti: una causa potenziale di un occhio cadente è una grande cisti interna che non è necessariamente doloroso. Conosciuta come calazio, si tratta di un lipogranuloma localizzato nella palpebra e dovuta all'infiammazione cronica di una ghiandola di Meibomio a causa dell'ostruzione del dotto escretore della stessa. A volte deve essere rimosso chirurgicamente.

    Diabete: il diabete provoca danni ai vasi sanguigni ed al tessuto nervoso e può causare la ptosi. La chirurgia e' di solito il miglior trattamento per l'abbassamento della palpebra. Il chirurgo stringe i muscoli elevatori, e il paziente avra' una visione migliorata e un migliore aspetto. In alcuni casi gravi che coinvolgono muscoli elevatori deboli, il chirurgo attacca la palpebra sotto il sopracciglio per consentire ai muscoli anteriori di sostituire i muscoli elevatori nella funzione di alzare le palpebre

    Dolore agli occhi

    Abrasione corneale: la cornea è il disco chiaro che copre la parte colorata dell'occhio, ovvero l'iride. Le abrasioni più comuni sono quelle traumatiche causate da diversi fattori: corpi estranei, unghiate, rottura di lenti a contatto, foglie d'albero, esposizione senza protezione ai raggi ultravioletti (UVA), ecc. Possono essere interessati gli strati più superficiali della cornea o, nei casi più complicati, coinvolgere gli strati più profondi. Può essere necessario il ricorso al pronto soccorso oculistico.

    Ulcera: l'ulcera corneale è una lesione provocata da un processo infettivo della cornea, la superficie oculare trasparente che si trova di fronte all'iride: si tratta generalmente di un'emergenza medica da trattare presso un pronto soccorso oftalmico. Può essere, più nello specifico, generata da infezioni batteriche oppure virali (come, ad esempio, l'herpes simplex), da traumi oppure lesioni per la presenza di corpi estranei o per uso errato delle lenti a contatto (soprattutto quelle morbide). In quest'ultimo caso, infatti, l'infezione può essere indotta da una manutenzione sbagliata o dall'abitudine di non toglierle prima di andare a dormire. Inoltre, lesioni oculari possono essere causate da anomalie palpebrali (come l'entropion, la trichiasi, l'esoftalmo, ecc.).

    Glaucoma acuto: è una patologia dovuta a chiusura completa e permanente dell'angolo irido-corneale che determina un aumento improvviso della pressione intraoculare. L'angolo irido-corneale è una struttura situata nella camera anteriore dell'occhio, al cui interno si trova il sistema trabecolare deputato al deflusso dell'umor acqueo verso i vasi sanguigni sclerali. La chiusura dell'angolo irido-corneale impedisce l'accesso al sistema trabecolare e quindi il deflusso dell'umor acqueo è ostacolato, con conseguente aumento pressorio intraoculare.

    Roberta Ragni>>
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    Mi ha sempre affascinato, il discorso delle sette. In particolare mi affascina come possa una setta manipolare a livello psicologico un individuo per svuotarlo dalla sua stessa volontà. E' veramente difficile riuscire a "demanipolare" una persona; ora vi posto quello che ho trovato sulle tecniche solitamente più usate in questi ambienti.

    Isolamento
    La persona viene separata dalla sua famiglia e dagli amici, impedendo oppure ostacolando ogni forma di contatto con persone esterne, rendendo accessibile un'unica realtà, quella del gruppo. La setta stessa diventa la nuova famiglia. Si cerca di far convivere nel medesimo luogo gli appartenenti al gruppo. Le sette controllano inoltre il flusso informativo dei membri. Possono controllare la corrispondenza, le telefonate, letture non autorizzate, visite di esterni o verso l'esterno. In alcune sette i telefoni sono rotti; in altre l'uso viene limitato.
    Una ex aderente alla setta dei Sullivanians ha descritto così la sua esperienza: "La mia terapeuta mi faceva spesso domande sulla mia infanzia. Diceva che sembrava che i miei genitori non mi volessero, o che erano semplicemente incapaci di amarmi. Diceva che era preferibile non vedere i miei per un po', almeno finché non fossi stata in grado di capire meglio la mia storia. I miei ricordi dolorosi dell'infanzia venivano sempre convalidati, mentre quelli felici erano disprezzati. Mi convinsi di aver avuto un'infanzia misera ed era come se i miei nuovi amici fossero i soli che potessero capirmi".
    La revisione della storia personale fornisce utile propaganda contro genitori, amici e tutti quegli aspetti del mondo che il leader vuole denigrare. Rafforzano inoltre la suggestione che il mondo convenzionale deve essere evitato e che è meglio rimanere nel mondo buono e protettivo del gruppo.

    Spiare gli adepti
    Si incoraggia a spiare gli altri membri della setta. Gli adepti vengono affiancati o accompagnati sempre da qualcuno che li possa controllare. Ogni violazione delle regole del gruppo viene riferita al leader, che in tal modo acquisisce il controllo del gruppo grazie ai membri stessi.

    Ripetitività
    Con la scusa di favorire la meditazione si induce il neofita a ripetere ossessivamente le stesse parole, cantare le stesse strofe o svolgere di continuo un'attività. In questo modo si induce artificialmente uno stato di alta suggestionabilità.

    Privazione del sonno
    Tecnica spesso associata alla precedente, viene incoraggiata motivandola come necessaria per non interrompere lo stato di concentrazione raggiunto. In questo modo si indebolisce il fisico rendendo ancora più vulnerabile l'individuo.

    Droga o psicofarmaci
    Con la somministrazione di psicofarmaci e/o droghe si induce uno stato di "torpore" mentale che facilita la manipolazione della psiche.

    Regole inflessibili
    Induzione a regressione e disorientamento sollecitando l'accordo su regole apparentemente semplici che scandiscono le pause-pasto, pause gabinetto e l'uso di medicine.

    Mantenere l'obbedienza al gruppo
    Disciplina più o meno rigida, controlli e punizioni ai trasgressori.

    Privazione del Senso del Tempo
    Distruggere la capacità di valutare notizie, informazioni, reazioni personali e funzioni fisiche in relazione al passare del tempo, rimovendo gli orologi personali e quelli da muro.

    Disinibizione
    Incoraggiare obbedienza di tipo infantile con l'organizzazione di comportamenti di tipo infantile.

    Giochi
    Induzione alla dipendenza al gruppo con l'introduzione di giochi dalle regole oscure.

    Confessioni
    Incoraggiare la distruzione dell'ego individuale con confessioni di debolezze personali e sentimenti o dubbi intimi, specialmente durante le attività del gruppo.

    Senso di colpa
    Rafforzare il bisogno di salvezza o di cambiamento esagerando i peccati dello stile di vita precedente.

    Cambiamento della dieta
    Creare disorientamento e accrescere la suscettibilità agli stimoli emotivi con l'applicazione di diete particolari.

    Fatica fisica
    Creare disorientamento e vulnerabilità con attività fisiche o mentali prolungate, e privazione di riposo e/o sonno adeguato.

    Obblighi finanziari
    Raggiungere un'ulteriore dipendenza dal gruppo creando una dipendenza economica o inducendo la donazione delle proprietà, sia immobili sia in denaro.

    Additare
    Creare un falso senso di giustizia sottolineando i difetti del mondo esterno e degli altri.

    Gerarchia sfarzosa
    Promuovere l'accettazione dell'autorità della setta promettendo carriera, avanzamenti o potere.

    Approvazione controllata
    Mantenimento della vulnerabilità e della confusione alternando premi e punizioni per azioni similari.

    Dottrina confusa
    Incoraggiare l'accettazione cieca e il rifiuto della logica con complesse lezioni di dottrina volutamente incomprensibile.

    Codice di abbigliamento
    Rimuovere l'individualità con la pretesa di una conformità al codice di abbigliamento del gruppo.

    Metacomunicazione
    Impianto di messaggi subliminali mettendo l'accento su parole chiave o frasi, in lunghe e confuse lezioni e/o discorsi.

    Abuso verbale
    Desensibilizzazione con il bombardamento di linguaggio volgare.

    Crisi d'identità
    Portare la persona a criticare la propria identità anche attraverso la ridefinizione del passato individuale (inculcare falsi ricordi, dimenticare i ricordi positivi del passato).

    Eliminazione della privacy
    Ottenere una mancanza di capacità di valutazione e giudizio logico impedendo la riflessione e limitando la vita privata.

    Pressione del gruppo
    Sopprimere dubbi e resistenze alle idee nuove sfruttando il bisogno di appartenenza al gruppo.

    Rifiuto dei vecchi valori
    Accelerare l'accettazione di un nuovo stile di vita condannando costantemente i valori e le credenze precedenti.

    Ipnosi e Trance
    Introdurre uno stato di alta suggestionabilità, con l'ipnosi o inducendo stati di trance, spesso sotto forma di meditazione o con esercizi di vario tipo.

    (fonte: assotutor.it)

    Cosa ne pensate al riguardo?
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    Salve! Come si era già precedentemente detto nella discussione sulla morfologia, credo che sarebbe utile iniziare un lavoro per il quale si raccolgono delle usanze, più o meno particolari, di diverse provenienze. Credo che una classificazione per paese di appertenenza (dell'usanza) sia la via giusta per farlo, aprendo tipo un nuovo topic (es. USANZE-GERMANIA); perchè a scrivere tutte le abitudini/usanze di diverse provenienze in un topic è molto incasinato. Che ne dite?
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    Ho trovato nel web delle immagini di molti (ma non credo tutti) i simboli che le varie marche di orologi usano incidere su di essi. Spero vi possa tornare utile :D




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    in che modo vorreste farlo?
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    Ho visto questo video, mentre ne cercavo qualcuno che mi palesasse le differenze di pronuncia tra inglese e americano..credo sia interessante, son 24 accenti inglesi diversi :)

    www.youtube.com/watch?v=dABo_DCIdpM
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    Venendo da lecce dò il mio contributo in questa sezione.

    IL DIALETTO LECCESE: (da Wikipedia)

    Il dialetto leccese o salentino centrale è una variante del salentino e si differenzia dal salentino settentrionale per la presenza di cambiamenti metafonetici solo parziali. In particolare, si nota il dittongamento in /jɛ/ e /wɛ/ per i soli continuatori di Ĕ,Ŏ seguiti da -/i/, -/u/ (dente-denti vengono resi con tente-tienti; buona-buono vengono resi con bona-buenu), ma anche qualche esito metafonetico condizionato per i soli continuatori di Ē (mese-mesi vengono resi con mese-misi)

    Come avete potuto leggere posso parlare solo per ciò che riguarda il leccese, già a Brindisi il discorso cambia...

    Le manifestazioni lampanti di una parlata leccese (o di buona parte della provincia) sono:

    -Le consonanti molto marcate (es. un Leccese molto probabilmente direbbe, in una situazione di rabbia: "eccheccavolo");

    -La "s", pronunciata molte volte molto più come fosse scritta "sh", ma solo per certe parole (es. "si, sono shtato lì ieri);

    -La cattiva abitudine di sostituire dei verbi con delle versioni maccheroniche, nel tentativo di interpretazione dell'italiano (questo deriva soprattutto in una persona abituata a parlare molto il dialetto) :
    -SALIRE qualcosa invece di PORTARE SU;
    -SCENDERE qualcosa, al contrario;
    -USCIRE invece di portare fuori;
    -ENTRARE (Giustamente il contrario :D ).
    Questi sono quelli più utilizzati, [cosa che ho riscontrato anche in molta gente che ho conosciuto proveniente dalla Sicilia].

    -La fine della parola. Mi spiego meglio: quando sentirete un Leccese parlare, noterete che l'ultima parola della frase terminerà come se stesse pronunciando un "ah", con una H muta. (es. ieri ci sono stato(ah)).

    Spero di essere stato utile..:) comunque, vi assicuro che se voleste sapere qualcosa in più sull'accento leccese troverete molto più utile Nonciclopedia di Wikipedia. :D
26 replies since 27/2/2013
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