-
+1
.Essendo voi degli sherlock avete uno watson o indagate senza? ?
Edited by Adso - 4/9/2016, 16:39
. -
+2 .
O stiamo calmi xD. Dando a noi dei sherlock, lo insulti non poco.
Comunque quando faccio delle minuscole deduzioni inutile le faccio da solo, oppure chiedo ad in mio amico (se conosce la persona in oggetto) la conferma.. -
+1 .
Io sono più una Mycroft che una Sherlock, lavoro da sola in ogni situazione che è meglio 😂
Edited by Elvis Santano - 19/9/2016, 23:32. -
+1 .
A volte ho un "agente di controllo", così verifico e controllo le mie capacità. Spero di trovare o reclutare Watson. . -
J. Moriarty+2 .
User deleted
Watson è come una musa ispiratrice, un'amico, forse l'unico per Holmes, in grado di stimolare la razionalità più che le emozioni.
In questo senso, temo di esserne sprovvisto. -
+2 .
Penso che Watson provi compassione verso Sherlock, notando quanto la sua genialità mista a cinismo lo allontani dalle persone, rendendolo soprattutto solo. Watson non è solo la miglior spalla, bensì il miglior amico che si possa desiderare. John H. Watson riconosce il valore (a differenza di molti altri che riconoscono solo le potenzialità e ne usufruiscono) effettivo di Holmes, e lo rispetta e ne è amico.
Bella riflessione Moriarty.
Pure io ne sono sprovvisto.. -
+3 .
La mia conclusione attuale è che ognuno di noi ha capacità e talenti unici, perciò ogni persona dovrebbe sviluppare tutte le proprie conoscenze ed abilità in modo totalmente personale. Di fatto però vengono riconosciute solo le abilità che uniformano alla massa, perciò per avere successo occorre tantissimo lavoro e poi dimostrare che attraverso solo se stessi si può riuscire ad arrivare a dei livelli riconosciuti da tutti.
Perché questo discorso? Perché nella mia vita seguendo questo principio ormai da anni ho trovato tantissime persone che trovano ridicolo applicare un metodo simile per la propria conoscenza, ritenendo inutili e stupide tante cose (classico esempio 3 giorni fa mi è successa una cosa simile parlando del linguaggio del corpo a tavola con conoscenti ed amici di età dai 18 ai 45). Il fatto è però che come tutti quelli che si applicano nelle loro passioni riescono ad avere dei risultati concreti perché spinti appunto dal desiderio di migliorare e da abilità magari innate. Bloccati però da tutte queste persone che non capendo di cosa stai parlando a prescindere tendono ad ignorare, sminuire o schernire; Il risultato lo vediamo spesso, gente che fa lavori del cavolo perché non ha seguito ciò che veramente amava (diciamoci però che oggi come oggi è raro fare ciò che ci piace, ma non impossibile), gente insicura ed insoddisfatta. Il fatto di essere uno Sherlock od un Watson (oppure un Moriarty) dipende tanto da chi ci troviamo, da come essi reagiscono e da come reagiamo noi alle loro reazioni.
Attualmente non saprei cosa definirmi in termini metaforici sui personaggi di Doyle e simili. Però dico a tutti che in qualsiasi modo dovresti seguire ciò che vi piace fare, studiate ingegneria civile ma vi piace psicologia? Nessuno vi nega di poter studiare ed informarvi per conto vostro. Di fatto a mio avviso il problema principale della nostra società è la sensazione di essere legati da vincoli indissolubili, quando in realtà è la nostra mente a creare i limiti.SPOILER (clicca per visualizzare)Non so, mi è venuto cosi. Attualmente nella mia esperienza mi è capitato di fare lo Watson di turno con persone però che hanno già un impiego in ambiti giuridici e simili, come dicevo ognuno ha delle capacità personali che spesso tiene solo per se stesso, io mi sono proposto e ho fatto una piccola esperienza
. -
J. Moriarty .
User deleted
Giusto Kei; nessuno può impedirci di seguire la nostra curiosità, le Passioni. Nemmeno quando chi ci sta intorno non condivide: la gente tende a schernire o ignorare ciò che non conosce, per pigrizia, stupidità o chissà quale altro motivo. Essere interessati a qualcosa di particolare e inusuale inoltre significa essere un'anomalia, e pertanto isolata, ignorata, addirittura aggredita con indifferenza e astio. Resistere per rimanere se stessi è la vera sfida.
La coerenza è da sempre merce rara.
Detto questo, non è un caso se le avventure di Holmes sono sempre vissute da lui e Watson: l'uno senza l'altro non sarebbero così brillanti.
P.s. grazie Elvis.
Elementare watson |
Contacts
