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.La tristezza è un'emozione negativa (quindi può mostrare un qualsiasi segnale di stress) provata in situazioni di tutti giorni o in risposta a particolari eventi drammatici (es. un lutto).
La depressione è un disturbo dell'umore caratterizzato da una tristezza costante.
Nonostante pare che la predisposizione alla depressione sia genetica, di solito è necessaria una causa scatentante per farla manifestare. Il tasso di prevalenza della depressione è dello 0,3% in età prescolare, 2-3% in età scolare, 6-8% in età adolescenziale, in età adulta del 10-25% nelle donne e del 5-12% negli uomini.
Una persona è clinicamente depressa quando presenta IN MODO COSTANTE e per un minimo di 2 settimane almeno 5 dei seguenti punti:SINTOMI
[L'arancione indica i sintomi presenti nella depressione ma non nella semplice tristezza]
- Umore depresso, mimica facciale e linguaggio del corpo della tristezza (Es. Mani congiunte sul volto, minore contatto visivo con gli altri, il suo passo è lento, strascicato, con passi corti e oscilla poco le braccia mentre avanza)
- Marcata diminuzione o perdita di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività (anche quelle che prima si amavano);
- Viso sempre tendente a un'espressione di tristezza (soprattutto l'arcata sopraccigliare) anche in condizioni di neutralità o durante azioni positive come la risata e lo scherzo;
- Agitazione o rallentamento psicomotorio;
- Affaticabilità, perdita o mancanza di energia vitale e grande stanchezza o debolezza fisica;
- Disturbi d'ansia (es. attacchi di panico o preoccupazioni eccessive e persistenti);
- Insonnia o ipersonnia (eccessiva sonnolenza diurna);
- Significativa perdita di peso, in assenza di una dieta, o significativo aumento di peso, oppure diminuzione o aumento dell'appetito;
- Uso più frequente di parole collegate ad emozioni negative (Solo, Triste, Miserabile, ecc) e della prima persona singolare (Io, Me);
- Disturbi psicosomatici (es. gastriti, mal di testa, dolori vari ecc.);
- Diminuzione o perdita di motivazioni personali, capacità di pensare, ricordarsi le cose, concentrarsi, risolvere problemi, prendere iniziative, decisioni, agire e pianificare il proprio futuro;
- Tendenza all'isolamento, alla solitudine, alla sedentarietà, scarsa cura di sé e autoabbandono con diminuzione dei rapporti sociali e affettivi;
- Sentimenti di inquietudine, impotenza, rassegnazione, autosvalutazione (es. diminuzione di autostima), inutilità, sfiducia, delusione costante, pessimismo sul futuro, vittimismo, negativismo sul presente, perdita del desiderio sessuale, tendenza al pianto (occhi lucidi, gonfi o bagnati), perdita di senso di vivere, senso di vuoto, fino a senso di fallimento, sconforto o disperazione oppure sentimenti eccessivi o inappropriati di colpa, irritabilità, recriminazione, risentimento e rimuginazione;
- Ricorrenti pensieri di morte, ricorrente ideazione suicida senza elaborazione di piani specifici, l'elaborazione di un piano specifico per commetterlo oppure un tentativo di metterlo in atto.
Per quanto riguarda la depressione, i sintomi possono variare da persona a persona e in genere hanno un decorso lento, insidioso e tendente ad aggravarsi nel tempo se non trattato tempestivamente.
Un'alternanza di stati d'animo può essere dovuto all'assunzione di antidepressivi.
L'episodio depressivo non trattato ha una durata media di sei-otto mesi ed è caratterizzato, nella maggior parte dei casi, da una graduale remissione. Talvolta, alla fine di un episodio depressivo (6-8 mesi), può permanere una sintomatologia depressiva residua anche per degli anni, caratterizzata dai sintomi depressivi in dosi molto inferiori. In genere il pessimismo è il sintomo residuo più evidente.
Edited by Marpat - 3/10/2018, 02:56
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Molto interessante questo articolo e peer quanto sia stata la parte "meno utile" alle deduzioni è stata interessante la prima parte sulla predisposizione genetica e le statistiche.
Una cosa:se incontro per strada una persona e vedo un limguaggio del corpo e una mimica triste come posso capire se è semplice tristezza o è depressione?
Tutti e cinque le cose che appaiono solo nella depressione si possono vedere solo se si conosce o comunque si puo' vedere il ca,biamento,se si ha il suo standard.. -
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Sì, le uniche cose con cui è possibile distinguere una persona depressa da una triste sono quelle scritte in arancione. Le restanti sono identiche. A colpo d'occhio non si può distinguere una persona triste da una depressa. Una persona che oltre ad essere triste è poco curata può suggerire una depressione, ma è un pò un azzardo
Edited by Marpat - 20/8/2015, 16:37. -
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Mi sono accorto adesso che non avevo evidenziato in arancione "scarsa cura di sè e autoabbandono", ho corretto . -
J. Moriarty .
User deleted
Articolo esaustivo e molto ben fatto, se posso aggiungere: una persona sotto farmaci antidepressivi tenderà ad avere uno stato d'animo altalenante, collegato all'assunzione del farmaco.
Chi invece ha avuto in passato sindromi depressive può manifestare, più o meno in relazione a cause esterne, dei sintomi residui in un breve o medio periodo, alle volte per pochi giorni.
Infine dalla depressione, essendo una malattia non legata a fattori "fisici", come virus o simili, non si guarisce mai del tutto: essa può assumere sintomatiche diverse dalla prima comparsa (problemi con il cibo, scarsa autostima, tentativi di suicidio..). -
ilMarpat+1 .
User deleted
Grazie, lo aggiungo al primo messaggio . -
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Ricordiamoci che la depressione ha pur sempre una base biologica, avviene tutto nel cervello e questo si può benissimo considerare un fattore "fisico", infatti adesso esistono dei test per confermare la diagnosi di depressione di un dottore, ad esempio l'analisi del sangue . -
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Aggiungo che secondo uno studio chi è depresso tende a usare più spesso la prima persona singolare e parole correlate ad emozioni negative . -
Victor T. .
User deleted
Chi è depresso tende a fissare il vuoto, ad avere lo sguardo perso nel nulla. Me lo disse un medico ma non so se sia attendibile in ogni caso, però se si nota questa cosa potrebbe essere un buon indizio (se legato ad altri ovviamente) . -
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A livello di "viso", uno stato d'animo prolungato di tristezza, quindi depressione, tende a modificare proprio i lineamenti del viso, questo tenderà ad esprimere spesso se non sempre tristezza nella condizione di neutralità, vi saranno comunque segni di tristezza anche in azioni che di per se sembrano positive, quali la risata, lo scherzo e simili, si può notare questo sopratutto dall'arcata sopracigliare. . -
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Aggiungo! . -
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Genio e follia
https://www.ipsico.it/news/genio-e-follia-...re-un-po-pazzi/.
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