-
sherlock 2.0.
User deleted
Vlad non intendo il linguaggio come comunicazione con gli altri, ma con se stessi, un modo per esprimere il proprio pensiero interiormente.
Io penso che ognuno ha un proprio linguaggio, c'è chi pensa per immagini, chi per parole, in una sorta di discorso interiore ecc. Ogni linguaggio però ha i propri limiti e deve essere integrato con altri. Ad esempio un essere che pensa per immagini non può avere un discorso filosofico interiore, e quindi deve sviluppare anche la capacità di pensare per parole.. -
.
In effetti si. Si diceva che Einstein pensasse o meglio ragionasse per immagini. A mio parere, riprendendo le tesi di Leopardi contenute nello Zibaldone, la ricerca dell'indefinito del concetto nuovo, avviene soprattutto a causa dei ricordi, che ricordiamo non sono assolutamente solo parola, ma anche suoni, immagini ecc. Dunque credo che in base a come si è vissuta la propria esistenza dei ricordi, dovrebbe essere possibile possedere ragionamenti in assenza di un linguaggio puramente letterale. . -
.
Per riflettere su cose astratte sono necessarie quasi solo esclusivamente le parole, infatti a scuola si studiano le materie teoriche proprio perchè sviluppano il pensiero e il ragionamento anche se non portano a un fine vero e proprio, quindi non penso che esista pensiero senza linguaggio. I bambini infatti non possono pensare, vanno avanti prevalentemente a istinti e riflessi innati finchè non imparano a parlare. Esiste una risposta esatta alla tua domanda, Sherlock 2.0? . -
.
Tu che ne dici sherlock? . -
sherlock 2.0.
User deleted
Io penso che il linguaggio verbale sia di fondamentale importanza per la capacità di ragionamento astratto. Però non bisogna pensare che il ragionamento astratto esiste solo se si è in grado di usare un linguaggio verbale, le cose astratte vanno comprese nella loro essenza, bisogna percepirle. Ad esempio il concetto di spazio è innato, lo percepiamo, e il termine "spazio" serve solo per usarlo agevolmente. Insomma il linguaggio è una codificazione dei concetti, quindi penso che ci possa essere pensiero senza linguaggio che è molto utile al suo sviluppo.
Dimmelo se non mi sono spiegato bene. -
.
Si ragiona sia per parole/suoni sia per immagini. Si integrano anche, molto spesso. A dipendenza di ciò che si desidera raggiungere si ragiona in un modo piuttosto che in un altro. Nel caso qualcuno si alleni per sfilare, ragiona per immagini. Nel caso in cui debba raccontare una storia, per parole (se un buon narratore, anche per immagini). . -
Acatalepsy.
User deleted
Allora, per quanto riguarda il pensiero inteso come schema stimolo/risposta, le immagini sono fondamentali se non imprescindibili dal pensiero, quindi diciamo che impariamo prima a pensare che a parlare. Poi bisogna dire che esistono vari tipi di linguaggio, anche la danza di un'ape è un linguaggio (iconico, ma pur sempre linguaggio). Per poter astrarre un concetto, noi usiamo un tipo di linguaggio digitale, che ci permette di essere completamente slegati dalla realtà che ci circonda. IL fatto che una sedia si chiami così lo ha deciso qualcuno in base a dei presupposti che non c'entrano assolutamente nulla col fatto che la sedia abbia una certa forma o dimensione. Detto questo, nel momento in cui abbiamo sviluppato una serie di termini che permettano l'identificazione di un qualcosa rispetto a cui non possiamo fare esperienza sensibile, o empirica, riusciamo ad astrarre il pensiero. Nessuno di noi, presumo, è stato nello spazio, eppure possiamo immaginarlo e capire come funziona in base a dei calcoli, descrizioni, in base anche alle esperienze degli altri.
La prima cosa che ti dicono quando entri a una lezione di linguistica è che le persone con vocabolari più ristretti hanno una capacità minore di pensiero inteso proprio come astrazione di un concetto. In definitiva, i processi neurali funzionano anche in assenza di un linguaggio, ma quest'ultimo è fondamentale per lo sviluppo del pensiero..