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.Quindi , cercando (forse invano 
) di aggrapparmi alle tue utilissime informazioni , forse anche l'uomo possiede più realtà , (hai citato il pensiero) : mi viene in mente il fattore delle "maschere" di Pirandello , ma per attenermi al tema del nostro forum , mi viene in mente il libro che ho appena finito di leggere "L'enigma dell'Alfiere" di SS Van Dine , nel quale i personaggi coinvolti , erano dei grandi matematici , scacchisti e fisici ,che con la continua analisi razionalistica storpiarono quella che si riteneva realtà quotidiana per finire in un mondo di astrazioni (questa tra le tue citate sono idealisti o cos'altro? )
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Friulano88 .
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questa è più che altro una concezione rivisitata in modo scientifico del mondo come rappresentazione secondo l'idea schopenaueriana, oppure una rivisitazione di un mondo meccanicistico e deterministico di democrito.
Comunque sicuramente l'uomo ha una molteplicità di realtà, quelle interiori psichiche e quella esteriore nella quale vive (anzi parallela). Il problema non è la molteplicità di realtà quanto il rapporto tra esse. mi spiego meglio con un domanda. Che rapporto di sincronicità esiste tra il moondo fisico e quello interiore?. -
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Interessante e difficile Innanzitutto con mondo fisico intendi proprio la realtà fisica quadridimensionale ( spazio - tempo -massa ecc.) , nella quale si vive?
Penso che sia quello interiore che si adatti a quello fisico.. -
Friulano88+1 .
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Esatto intendo il mondo quadridimensionale(o multidimensionale secondo la teoria delle stringhe), o comunque intendo il mondo esterno a noi, sebbene possa in realtà risultare inconoscibile .mi spiego meglio: secondo alcune teorie filosofiche e comunque secondo una ragione che sottopone al vaglio del dubbio tutto, noi non percepiamo il mondo in maniera diretta e immediata, ovvero senza mediazioni, ma la percepiamo attraverso i nostri sensi che sono del tutto personali e filtriamo i dati che raggiungono i nostri sensi tramite il cervello.In questo modo chi mai può essere certo dell'esistenza di una realtà esterna e se la realtà esterna come la vediamo sia come essa è?Inoltre cosa mi garantisce che ciò che vedo io sia ciò che vedi tu? e infine estremizzando e prendendo spunto da chomsky, non potremmo essere noi dei cervelli in una vasca ai quali uno strumento applica costantemente dei segnali esterni che ci fanno percepire una realtà costruita?Mi rendo conto della difficoltà degli argomenti trattati perciò mi scuso se a volte uso qualche parolone o qualche tecnicismo.
Per quanto riguarda il mondo interiore e quello fisico, alla luce di questi quesiti posti qui sopra ne puoi essere certo al 100% che il mondo interiore si adegui a quello fisico e non l'opposto?O nessuno di essi? e se la realtà fosse il caos e la nostra mente fosse l'unica ordinatrice della realtà? ad esempio quando in una macchia si vede un volto(paraeidolia) è la macchia ad avere un ordine o è la nostra mente a darglielo?nel caso della macchia può essere palese che siamo noi a dare un ordine, ma cosa mi garantisce che la nostra mente non programmata per creare ordine nel caos del flusso degli stimoli di una realtà caotica?. -
+1 .
La teoria delle stringhe , si la conosco . Oh , brane new world. In proposito alla percezione della realtà , ho visto una trasmissione che evidenziava come una tribù in Africa , se non ricordo male , definisce un colori diversi con stessa denominazione , e che corrispondeva ad un colore completamente diverso dal nostro. Mi spiego meglio , la nostra definizione di azzurro , per loro era giallo , mentre la loro definizione di azzurro cielo , passava dal verde al grigio ad esempio. spero di aver reso l'idea. CITAZIONEad esempio quando in una macchia si vede un volto(paraeidolia) è la macchia ad avere un ordine o è la nostra mente a darglielo?
Si , questo è un ottimo e palese esempio del contrario A questo punto dunque , entrambe hanno pari potere , o come specifichi tu , solo la mente? Ma secondo l'esempio della vasca di cervelli che ricevono impulsi , è l'ambiente esterno in "potere"(penso ci sia un termine migliore) , o no?
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sherlock 2.0+1 .
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Ho aperto una bella discussione 
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conoscete big bang theory c'è un personaggio della serie che adora quella teoria
forse il computer non supererà il cervello umano ma' ucciderà il lavoro fatto da umani. -
Friulano88 .
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La teoria delle stringhe , si la conosco . Oh , brane new world. In proposito alla percezione della realtà , ho visto una trasmissione che evidenziava come una tribù in Africa , se non ricordo male , definisce un colori diversi con stessa denominazione , e che corrispondeva ad un colore completamente diverso dal nostro. Mi spiego meglio , la nostra definizione di azzurro , per loro era giallo , mentre la loro definizione di azzurro cielo , passava dal verde al grigio ad esempio. spero di aver reso l'idea.CITAZIONEad esempio quando in una macchia si vede un volto(paraeidolia) è la macchia ad avere un ordine o è la nostra mente a darglielo?
Si , questo è un ottimo e palese esempio del contrario A questo punto dunque , entrambe hanno pari potere , o come specifichi tu , solo la mente? Ma secondo l'esempio della vasca di cervelli che ricevono impulsi , è l'ambiente esterno in "potere"(penso ci sia un termine migliore) , o no?
Esatto, ottimo esempio di cercezione alterata derivante dalla cultura il primo!
Per quanto riguarda ruolo centrale della mente o dell'ambiente esterno, la cosa bella è che non esiste alcuna garanzia della centralità di ciascuno, infatti sia che la mente sia struttura della realtà, che la realtà sia struttura della mente non cambia praticamente niente per l'essere umano, e non esiste alcun criterio per decidere per l'una o per l'altra.. -
sherlock 2.0 .
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Vi va di riaprire la discussione? Ho un argomento molto complesso per voi
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vai sherlock
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sherlock 2.0 .
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Allora la domanda è:
Vi può essere pensiero senza linguaggio?
Intendo il pensiero come la capacità degli uomini di riflettere su cose astratte.. -
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cosa intendi col linguaggio, invece? . -
sherlock 2.0 .
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Un sistema comprensibile all'utente che "traduce" ogni concetto . -
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Se esiste il pensiero necessariamente esiste il linguaggio. . -
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Per me c'è prima il pensiero. Parlo per comunicare, per esprimere qualche mia idea, pensiero, e per comunicare devo creare delle frasi di senso compiuto, per cui serve un pensiero logico e razionale. Senza il pensiero, potrei emettere dei suoni sconclusionati e vani solo perché abbiamo i polmoni e le corde vocali.
La realtà oggettiva è filtrata e interpretata dai nostri sensi e esperienze, ma è chiaro che le cose materiali esistono e sono così come sembrano (almeno in parte sufficiente da da non crearci problemi), perché tutti le percepiamo nello stesso modo, almeno la maggior parte delle persone, infatti esiste il daltonismo, un alterazione dei bastoncini degli occhi che causa una percezione almeno parziale alterata di certi colori, e le persone se ne rendono conto a contatto con altri..
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