Mia cara filosofia

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  1. MrCorra
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    Però bisogna tener conto del fatto che la morte é un concetto astratto mentre il vuoto assoluto no.
     
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  2. sherlock 2.0
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    Anche il concetto di spazio (e di vuoto) è astratto. Insomma, i concetti di esistenza e di inesistenza in quanto concetti sono astratti e, in quanto tali, non esistono
     
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    Il mio punto di vista è che: essendo la vita un fattore sicuramente esistente e non astratto, la morte altro fattore che interagisce con la vita e ne modifica il corso, deve essere a sua volta esistente e non astratto
     
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  4. sherlock 2.0
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    Diciamo che la discussione è totalmente divergente, quindi direi di passare oltre....Negli ultimi tempi sto leggendo il libro "La mente nuova dell'imperatore" del noto fisico matematico Roger Penrose, il libro riflette su cosa è la mente e su cosa è la coscienza, applicando ciò all'intelligenza artificiale. Ecco la domanda proposta dall'autore: Cosa sono la mente e la coscienza?
     
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  5. sadman_
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    Uuuuh ho paura di buttarmi, non saprei.. sono parole con significati dalle più diverse sfaccettature. Per ora passo, sono curioso di leggere altri ragionamenti
     
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  6. Friulano88
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    Mi ci butto io allora:
    Partendo dal presupposto che il su citato libro non l'ho letto e quindi non saprei fare considerazioni in merito, posso però dire che di coscienza e di mente si parla da millenni.
    E' stato detto di tutto su questo argomento.
    Per quanto riguarda la coscienza si deve fare un dovuto discernimento: di che tipo di coscienza stamo parlando? Autocoscienza?percezione del sè? Stato di veglia? Stato alterato di coscienza?
    Idem per la mente:
    Stiamo parlando della mente come magazzino di informazioni?Mente come capacità di problem solving? Mente come funzione del cervello?
    Prima di strutturare un discorso del genere è opportuno chiarire ciò che si andrà ad analizzare (da laureato in filosofia posso già dire che in ogni caso sarà impossibile trovare una soluzione univoca che vada bene per tutti gli ambiti (ad esempio psicologia, filosofia, medicina, informatica ecc..) e una definizione comune è soggetta a vuotezza del significato della definizione in sè. Definire mente e coscienza in maniera valida per tutti gli ambiti porta ad una tautologia vuota)
     
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  7. sadman_
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    CITAZIONE (Friulano88 @ 7/1/2015, 12:55) 
    Mi ci butto io allora:
    Partendo dal presupposto che il su citato libro non l'ho letto e quindi non saprei fare considerazioni in merito, posso però dire che di coscienza e di mente si parla da millenni.
    E' stato detto di tutto su questo argomento.
    Per quanto riguarda la coscienza si deve fare un dovuto discernimento: di che tipo di coscienza stamo parlando? Autocoscienza?percezione del sè? Stato di veglia? Stato alterato di coscienza?
    Idem per la mente:
    Stiamo parlando della mente come magazzino di informazioni?Mente come capacità di problem solving? Mente come funzione del cervello?
    Prima di strutturare un discorso del genere è opportuno chiarire ciò che si andrà ad analizzare (da laureato in filosofia posso già dire che in ogni caso sarà impossibile trovare una soluzione univoca che vada bene per tutti gli ambiti (ad esempio psicologia, filosofia, medicina, informatica ecc..) e una definizione comune è soggetta a vuotezza del significato della definizione in sè. Definire mente e coscienza in maniera valida per tutti gli ambiti porta ad una tautologia vuota)

    Bell'introduzione, sono curioso di leggere ciò che ne risulterà
     
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  8. sherlock 2.0
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    Coscienza come percezione del sè, mente come pensiero
     
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  9. Friulano88
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    Partiamo dal secondo, la mente come pensiero.
    Possiamo definire la mente in molteplici modi, tutti valdi per ciascun ambito di conoscenza, ma ci limiteremo al momento a dare una definizione di base alla mente valida un po'per tutto.
    La mente è una funzione superiore del cervello umano che sottostà a tutti i processi psichici superiori quali pensiero,volontà, intenzione, inoltre permette l'elaborazione di stimli provenienti dall'esterno tramite gli organi sensoriali.
    Per quanto rigurda la percezione del sè è un costrutto secondario della mente, ovvero una sorta di sesto senso che permette all'individuo di essere conscio della propria vita psichica.
    La mente come pensiero e la coscienza come percezione del sè,sono solanto due delle"funzioni" di queste realtà, ed è inevitabilmente riduttivo tentare di dare una spiegazione semplice.
    Per quanto riguarda la mente può essere interessante leggere aristotele per la concezione più antica, kant per quella moderna e chomsky per la contemoranea.
     
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  10. sherlock 2.0
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    Secondo voi, il cervello può essere considerato una macchina,un computer?
     
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  11. sadman_
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    CITAZIONE (sherlock 2.0 @ 8/1/2015, 15:46) 
    Secondo voi, il cervello può essere considerato una macchina,un computer?

    Ma allora ti è piaciuto "The Imitation Game"!
    La mia risposta è un NO enorme. Senza giustificazioni.
     
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    Ottimo autore Penrose ; non ho letto il suo libro ma quelli di Stephen Hawking suo"collega".
    Direi anch'io di no all'ultima domanda. Penso sia confermata dalle ultime definizione scritte sopra. Probabilmente, come conferma lo stesso Hawking , sapendo che la potenza di calcolo , o più in generale , le prestazioni dei moderni PC , sono minori anche a un cervello di lombrico , quello umano , forse potrebbe raggiungere prestazioni eccezionali . Mi è capitato di ascoltare una trasmissione che mostrava la capacità di un 40enne tedesco , mi sembra, di eseguire le operazioni algebriche , con precisione oltre la nona virgola. Ma tornando all'intelligenza artificiale , un computer del futuro , o meglio un umanoide dovrebbe anche essere dotato appunto della coscienza di sé ed oltre a quella di calcolo ,della mente psicologica della quale parlava prima friulano88. Ecco forse questo è uno dei pochi aspetti che mancano ai computer di oggi (ma si consideri che lo strumento in questione nasce solo nel negli anni trenta con Enigma , volendo agganciarmi ad "Imitation Game" :) , e più in passato , ma solo a livello teorico agli studi di Charles Babbage e Ada ...? , non ricordo il nome -.- ).
     
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  13. sherlock 2.0
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    Ammettiamo che esista un computer in grado di elaborare un qualche algoritmo che gli "dice" di imitare un essere umano e che gli da una sorta di autocoscienza, può essere considerato un essere umano?
     
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    Ma lo sta emulando; è come un PC , che per avviare la sua "vita" , il suo periodo di attività (Windows-Mac-linux ecc. ) , deve prima passare per un'altra , il suo firmware , il BIOS. Mentre penso che l'essere vivente , animale , uomo , sia vincolato nell'unica realtà che possiede ( poi non conosco nel dettaglio l'opinione filosofica di cosa rappresenti la realtà , ma sarei molto curioso di conoscere qualcosa in più).
     
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  15. Friulano88
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    Ahi ahi ahi...parlare di realtà dal punto di vista filosofico è assai arduo....Realtà può essere tutto ciò che è possibile o sarà possibile misurare, o possiamo fare esperienza (empiristi e positivisti), Realtà può essere il mondo nascosto al di là del fenomeno (idealisti), il pensiero (Cartesio) ecc
     
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51 replies since 1/11/2014, 16:12   648 views
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