Dimenticanze, lapsus

riassunto degli studi di Freud in Psicopatologia della vita quotidiana

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    Sherlock Holmes

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    Ciao a tutti, volevo introdurre questa discussione sulle dimenticanze,lapsus, sbataggini ecc. di freud.

    Piccola introduzione
    Freud aveva considerato come meccanismo principale dei disturbi nevrotici la rimozione, cioè un processo nel quale determinati contenuti vengono espulsi dalla coscienza e mantenuti inconsci ( come un'amnesia);

    il fatto che non si riesca a ricordare qualche cosa che sarebbe invece
    normale ricordare (e che perciò noi ci attenderemo di ricordare), oppure al contrario il fatto che sorga improvvisamente nella nostra mente il ricordo di un episodio, di una scena, di un fatto, localizzato in un tempo assai remoto, che non ha in sé — per quanto è dato di vedere —
    nulla di importante e di notevole (per cui non riusciamo a comprendere come mai esso sia sorto in noi come ricordo, a preferenza di tante altre cose che invece abbiamo dimenticato), pone un problema: quello dell'individuazione del fattore che nel primo caso ha bloccato il normale meccanismo della rievocazione mnestica, e che nel secondo ha conferito quel significato e quell'importanza di cui essa sembrerebbe priva e che invece giustifica
    il processo stesso di rievocazione.

    Non si tratta di accadimenti casuali; e la nostra "distrazione" — che cosi facilmente e volentieri adduciamo — se rappresenta (e non sempre) una condizione preliminare che favorisce la loro produzione, non può essere considerata tuttavia la causa determinante. Viceversa "noi"
    piuttosto siamo responsabili che irresponsabili, di fronte a questi incidentali errori di comportamento;

    ^_^ Cominciamo Altrimenti vi annoio a morte.

    DIMENTICANZA DI NOMI

    le condizioni per la dimenticanza di un nome accompagnata da falso ricordo, si ha : 1) una certa disposizione a dimenticarlo, 2) un processo di repressione verificatosi poco tempo prima, 3) la possibilità di stabilire un'associazione esteriore tra il nome in questione e l'elemento represso prima.
    Il punto 2 indica che durante la conversazione avvenuta pochi minuti o secondi prima avevamo appreso o sentito dire un evento spiacevole e volevamo assolutamente non ricordarlo, quindi abbiamo cercato di "rimuoverlo";


    La dimenticanza del nome, è causata da un argomento successivo che influenza il precedente:cioè il nuovo argomento rimuove l'informazione che ci interessa. A questo punto possono accadere due cose: o non ricordiamo niente, o più ci sforziamo di ricordare e più ci si affacciano dei "nomi sostitutivi". Freud dimostra (anche con esempi, che però sono molto lunghi e credo che se li riportassi verrebbero 20 pagine) che non sono casuali, ma determinati da eventi e leggi ben precise nel nostro cervello e subconscio.
    Esempio (mio, scusate la confusione, cercate di seguire il ragionamento)

    Stai parlando con un amico. Parlate di film di paura e ad un certo punto non ti viene in mente il nome di un film (che sarà L'ESORCISTA, per esempio)che non hai visto ma hai sentito tante volte nominare . Più ci pensi, ti vengono alla mente tre parole "sostitutive": Buio, Cadavere, Prete. Quando il tuo amico ti dice il nome esatto, lo riconosci subito. Immaginiamo adesso che tu sia Freud. Fatti delle domande: perchè l'ho dimenticato? Perchè mi sono venute in mentre quelle tre parole? A cosa mi fa venire in mente la parola esorcista?
    1Buio: Visto che parlavate di film di paura ti è venuto subito in mente quando da piccolo sei rimasto chiuso nella cantina al buio, e ne hai avuto una paura folle, (e ora magari te ne vergogni ;) (rimozione di un elemento, punto 2 in alto)
    2 Cadavere : ricordi il tuo primo film di paura dove c'erano cadaveri o zombie, quello che il tuo amico ha nominato poco fa quindi più vivido nella tua mente.
    3Prete ovviamente il prete è legato al film, ma ti è venuto alla mente in seguito (sparo) a un ricordo della tua infanzia (traumatico o particolarmente orrendo) riguardo la chiesa, o ad un prete verso il quale provavi antipatia o disgusto.
    Bene, questi ragionamenti nel cervello durano qualche microsecondo, quindi è facile capire perchè dopo pochi secondi avevamo scordato il nome!

    Riporto solo un esempio di Freud per chiarire un pò le idee
    ."Una signora, che ha orecchiato qualcosa di psicoanalisi, non riesce a rammentare il nome dello psichiatra Jung. (in tedesco, giovane).Al riguardo, le vengono in mente: K.L. (nome di una persona), Wilde, Nietzsche, Hauptmann. "Io non le dico il nome e la invito ad associare liberamente con ciascuno di questi nomi." dissi".K.L. la fa pensare subito alla signora KL, che è una persona affettata e manierosa, ma che porta molto bene la sua età. 'Essa non invecchia.' A proposito di Wilde e Nietzsche le viene in mente il concetto sommario di 'malattia mentale'. Poi dice in tono ironico: 'Voi freudiani tanto farete per trovare le cause delle malattie mentali che diventerete malati voi stessi.' Poi: 'Non posso soffrire Wilde e Nietzsche. Non li capisco; Wilde ha avuto anche rapporti con giovani.' (Pur avendo in questa frase già pronunciato, benché in ungherese, il nome cercato, non se ne accorge.) A proposito di Hauptmann, le viene in mente Halbe, poi Jugend, e soltanto ora, dopo che ho attirato la sua attenzione sulla parola Jugend, ella sa di avere cercato il nome Jung. A dire il vero questa signora, che ha perduto il marito all'età di 39 anni e non ha prospettive di rimaritarsi, ha sufficienti motivi per evitare qualunque cosa che le ricordi la giovinezza o l'età.Freud


    In conclusione, si possono distinguere due casi principali di dimenticanza di nomi: o il nome stesso richiama cose sgradevoli, o viene posto in collegamento con un altro nome che ha questo effetto.
    Aggiungo che i nomi delle città vengono molto spesso associati a nomi di donne, nel secondo caso.

    LAPSUS

    Sono essenzialmente di tre tipi: verbali, di scrittura o di lettura. Questi tre, si suddividono in due parti;
    quelli provocati da un’altra parte del discorso che, per assonanza o per un’altra idea contenuta nella frase, generano scambi di parole e quelli dovuti a influenze esterne dalle singole parole o frasi.
    E’ di estremo interesse il rilevamento di Meringer sull’effetto che si ottiene sulle persone a lapsus verbale avvenuto: “Si ha da parte dei pazienti una totale negazione del lapsus compiuto, le persone sembrano anzi infastidite a causa della correzione”. Si potrebbe dedurre che nel loro subconscio il lapsus è collegato a un evento spiacevole.
    Esempio.
    Una giovane donna, molto energica ed autoritaria, mi dice che suo marito è malato e che è andato a consultare un medico sul regime da seguire. Ed aggiunge: "Il medico gli ha detto che non deve seguire nessun regime particolare, che può mangiare e bere ciò che voglio" (anziché 'ciò che vuole'!)» Una breve frase, con un clamoroso errore, ha reso evidente, meglio di un lungo discorso, il rapporto tra la moglie ed il marito… Freud

    DIMENTICANZA DI PROPOSITI E IMPRESSIONI

    le dimenticanze di questo tipo sono quasi sempre dovute a sensazioni spiacevoli legate, direttamente o indirettamente, all'impressione o al proposito dimenticato. Quindi, la nostra memoria selezionerebbe gli elementi da ricordare e da dimenticare secondo le sensazioni e le emozioni, possiamo perciò intuire che dimentichiamo più facilmente qualcosa quando questo ha provocato in noi sensazioni negative.

    Esistono tuttavia azioni compiute che si dividono in due parti: quelle attuate consciamente e quelle realizzate inconsciamente.
    Le azioni che godono della consapevolezza dell’individuo sono identificate con il nome di sbadataggini, e vengono attribuite a mancanza di abilità. mentre quelle caratterizzate dall’inconsapevolezza dell’individuo che ha compiuto l’azione sono chiamate azioni sintomatiche e casuali, e vengono attribuite al caso o alla fortuna.
    E’ chiaro che grazie all’attenta analisi degli atti mancati si possano comprendere azioni che precedentemente venivano giudicate come senza senso e affidate al caso.

    E' venuto molto lungo, spero di aver spiegato bene e che vi sia piaciuto. Ditemi se ci sono errori o incomprensioni.
    :D

    Edited by Irene Adler - 26/6/2013, 14:54
     
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  2. Light_kira
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    qualcosina sapevo già perchè l'ho studiato alle superiori. Adesso mi è tornato tutto alla mente. comunque hai spiegato bene e gli esempi sono molto utili a capire l'utilità pratica dell'argomento
     
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    Sherlock Holmes

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    So che può risultare noioso, anch'io quando ho letto il suo libro ho pensato "Che noia!" però se ci pensi per la deduzione è utile perché se sei in confidenza con una persona, e quando non ricorda una determinata cosa le chiedi cosa le viene in mente (parole sostitutive), con queste nozioni puoi capire se sta pensando a tutto altro! Almeno io la penso così...
     
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  4. Light_kira
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    anche secondo me può risultare utile. POi i lapsus sono uno dei modi per capire se qualcuno mente.
     
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  5. TheCrisistyle®
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    ma io in pratica non ho capito bene il fatto della signora, dicendo "ciò che voglio" da ciò si deve dedurre che è lei ad avere il male? quindi il lapsus è una verità che viene fuori per sbaglio?
     
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  6. Reverie
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    No, la persona "malata" è sempre il marito. Il lapsus della donna ha fatto capire come sia lei a decidere per il marito (mio marito continuerà a mangiare ciò che voglio io!), conferma la descrizione fatta all'inizio della donna ("energica e autoritaria").
     
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  7. J.H.Watson
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    Mamma mia che angoscia! Ho appena finito di vedere un racconto su Chi l'ha visto e una persona in teoria "estranea" ai fatti ma che conosceva l'uomo scomparso (mai trovato) con la sua macchina a un certo punto nel suo discorso ha parlato di una macchina bruciata! Dicendo una cosa del tipo che anche se l'auto fosse stata bruciata si sarebbe ritrovata e quindi secondo lui era nel fiume. Ma il bello sapete qual è? Che la macchina con cui la persona è scomparsa, non è mai stata trovata. Coincidenza? Io non credo. E infatti appena hanno fatto notare la cosa all'uomo, chiedendogli perché avesse fatto riferimento a un'auto bruciata, lui ha iniziato a balbettare qualcosa per giustificarsi. Ho pensato subito a questo topic. Com'è possibile che nessuno lo interroghi? Non é così spontaneo pensare che una macchina sparita che non è stata mai ritrovata sia stata bruciata o mi sbaglio? ...
     
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    By rando:
    Freud li chiamava ‘atti mancati’. Atti cioè il cui errore (o dimenticanza) non va attribuito al caso. Il tutto al solo scopo di trovare un canale entro cui far scorrere tutta quella serie di pensieri o di fantasie che altrimenti sarebbero rimossi o censurati. Spesso per definire questi eventi si ricorre al termine: lapsus freudiano. Quindi il lapsus rappresenterebbe un conflitto psichico (presente in ogni essere umano) che si genera quando c’è un contrasto tra esigenze interne, a cui normalmente ci si oppone, con un compromesso oppure con una rimozione. In altre parole nel lapsus si evidenzia un conflitto tra ciò che vorremmo fare e le tendenze inconsce spesso contrarie al volere cosciente. Il risultato in termini calcistici è che le tendenze inconsce vincono facendo goal nella porta della coscienza, dal momento che si ha una momentanea perdita di controllo, mettendo in evidenza il desiderio inconscio sottostante.

    Sempre secondo Freud gli svariati errori, ad esempio ricordare un nome, oppure chiamare Maria con un altro nome, starebbero alla base di una sorta di compensazione, spesso incomprensibile, cioè non attinente o ricollegabile al contesto. Tramite le libere associazioni, quella dimenticanza o errore, spesso ci porta ad un motivo preciso che poi chiarirà la sostituzione. Insomma, la sostituzione, oppure la dimenticanza, sono il risultato di una rimozione; tutti elementi utili per indagare e quindi risolvere.



    I lapsus sono sicuramente ottimi strumenti per prendere confidenza con le dinamiche dell’apparato psichico (flusso tra inconscio e coscienza) purchè non si esageri. Sono ottimi strumenti di lettura per interpretare (o tentare di) il significato delle manifestazioni indirette ma occorre porsi alla giusta distanza tra i due poli (negazione totale del fenomeno contro eccessiva enfasi sul significato).

    Lapsus linguae, di lettura e di scrittura

    Alcuni esempi raccontati da Freud.

    Una donna, dal carattere forte, racconta che il marito è andato dal medico e questi gli avrebbe detto:”può mangiare e bere tutto ciò che voglio (e non:”ciò che vuole”) evidenziando meglio di qualsiasi altra descrizione il tono della relazione tra marito e moglie.

    Un amministratore delegato apre la seduta concludendo con: “…visto che ci siamo tutti, la seduta è chiusa (e non :”aperta”)”. Segno evidente che non si attendeva nulla di buono dalla discussione del consiglio.

    Dimendicanze

    Secondo Freud, dimenticare le impressioni (cosa si sa o si sapeva) o di propositi (cosa vorrei fare ma che poi dimentico di fare) non sarebbe legato all’importanza della cosa ma alla sensazione spiacevole che la cosa implica. Quindi faremmo una selezione delle cose da ricordare oppure dimenticare, in funzione delle relative sensazioni correlate. Quindi se una cosa è per noi spiacevole saremmo più inclini a dimenticarla.

    Freud cita alcuni casi, ad esempio quello di una signora che non vorrebbe offrire il panforte ad una vicina antipatica e lo mette per errore in un armadio invece che nella dispensa; un altro esempio legato ad un abito da sposa provato solo alle 8 di sera prima del matrimonio; evidenziando che la fidanzata non era contenta di sposarsi.

    Infine, sempre secondo Freud dimenticare un oggetto in un posto e dover ripercorrere la strada (anche lunga) per riprenderlo tradirebbe il desiderio di tornare al più presto in quel luogo.
     
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  9. Vivioz
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    Ciao,
    visto che sono completamente digiuno dell'argomento potreste consigliarmi a quale libro di Freud fate riferimento?
     
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  11. Vivioz
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    Grazie rando gentilissimo.
     
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    Ecco perché diciamo la parola sbagliata

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