Modi di Camminare

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  1. Irene Adler
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    Sherlock Holmes

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    Ho trovato qualcosa sul web a riguardo e ho fatto uno pseudo-riassunto, spero sia interessante.

    La maggior parte di noi impara a camminare tra i 12 e i 18 mesi; dopo quell'età cominciamo pian piano a definire la nostra andatura, la lunghezza del passo, l’intensità con cui appoggiamo o pestiamo i piedi per terra che però tradisce la nostra personalità, l’emozione che proviamo e tanti altri messaggi.
    Naturalmente il passo è anche influenzato dalla nostra condizione fisica: se siamo affaticati, appena svegli o se abbiamo preso una storta subito un incidente il nostro modo di muoverci sarà diverso da come camminiamo di solito.
    Inoltre, alcune professioni portano ad un certo modo di muoversi: ad esempio, le modelle imparano ad essere più erette e flessuose; chi fa sci, danza o ginnastica artistica diventa più coordinato e stabile.

    Ovviamente questo topic va preso insieme ad altri fattori non Singolarmente.

    Ad esempio, ci sono individui che, camminando, appaiono sgraziati e scomposti, incappano in tralicci della luce o pali dei segnali stradali e perfino incespicano nelle proprie gambe; Si tratta di persone che definiremmo nel linguaggio popolare con la “testa fra le nuvole” e in base a uno dei profili di personalità più scientifici, come tipi Intuitivi, cioè persone fantasiose, estrose e distratte.
    Nel muoversi è facile osservarli guardare verso l’alto o tenere la testa in su e avere lo sguardo trasognato. Può accadere anche a chi è ubriaco o sotto l'effetto di droghe o semplicemente è distratto in quel momento! Attenzione.
    Naturalmente, non è sufficiente che qualcuno si faccia lo sgambetto da solo perché si possa affermare che la sua personalità sia di questo tipo; perché lo stesso può capitare a chi teme il giudizio altrui, specie se è o si sente osservato; ma in questo caso, non avranno quello sguardo assente e svagato dei primi.
    Poi, a chiunque può succedere di inciampare nei propri piedi se si trova in un momento di stanchezza o in quei frangenti della giornata quando magari siamo tutti un pò stanchi o distratti.

    Un altro tipo di personalità è particolarmente riconoscibile nel suo modo di camminare; si tratta del cosiddetto tipo “A”: questo tipo è prepotente, dispotico, collerico, permaloso e pignolo. Infine, è perennemente in corsa contro il tempo.
    Quando cammina è come facesse una marcia o una maratona; le sue falcate sono ampie, veloci e decise a gambe larghe.

    Anche chi è depresso ha uno stile caratteristico nel camminare: il suo passo è lento, strascicato, con passi corti; inoltre, oscilla poco le braccia mentre avanza. (occhio agli stanchi ^^)

    Chi è schivo, timido e insicuro si muove in modo frettoloso (i suoi passi sono corti e rapidi) e spesso rasenta i muri.
    Gli individui inibiti si mostrano particolarmente rigidi nel passo; appaiono un po’ come dei robot; inoltre, possono tenere la testa incassata fra le spalle.

    La camminata può anche dire lo stato emotivo di una persona:
    Chi è arrabbiato, ad esempio, ha un passo piuttosto scattante, pesta di più i piedi e flette parecchio i gomiti, cammina a gambe larghe e a volte lunghi passi soprattutto se la persona che lo ha fatto incazzare è vicino a lui e la sta osservando.
    Caratteristiche che assomigliano, per altro, a quelle di chi è felice: in questo caso, il passo è spedito, ma non marziale come nella collera e anche qui i gomiti vengono piegati molto, ma in modo più armonioso.
    Se uno è triste ha invece una camminata simile a chi è depresso: più che camminare, arranca; trascina i piedi e le sue braccia sono quasi incollate al corpo. La testa è bassa nella maggior parte dei casi, o lo sguardo è rivolto in basso verso il terreno.

    Dal modo di muoversi possiamo anche riconoscere le inclinazioni sessuali di qualcuno che osserviamo.

    Cito un esperimento a favore di Kerri L. Johnson
    ² Kerri L. Johnson, Simone Gill, Victoria Reichman, and Louis G. Tassinary “Swagger, Sway, and Sexuality: Judging Sexual Orientation From Body Motion and Morphology”, Journal of Personality and Social Psychology, Vol. 93, No. 3, pp. 321–334


    Johnson e i suoi suoi colleghi hanno, per prima cosa misurato i fianchi, la vita e le spalle di un gruppo misto composto da otto maschi e da otto femmine; di cui metà erano eterosessuali e metà omosessuali.
    Hanno quindi chiesto loro di camminare per due minuti e li hanno filmati, trasformandoli poi con un programma di video editing in anonime figure in movimento.
    A quel punto, hanno potuto misurare il loro movimento stabilendo l’esatto ammontare dell’oscillazione delle spalle e degli ancheggiamenti.
    Hanno così potuto stabilire, per prima cosa, che chi ha un orientamento omosessuale tende ad avere una silhouette più simile a quella del sesso opposto (cioè a possedere forme più tubulari se donna e figure più a clessidra se uomo).

    Particolare era anche il modo di muoversi dei gay: le donne scuotevano di più le spalle rispetto alle controparti etero; mentre gli uomini dimenavano di più fianchi a confronto con i “machi puri e duri”.

    Aggiungo una differenza fra la camminata degli uomini e delle donne (etero): Le donne tendono a camminare più "strette" e muovendo i fianchi o comunque a passi piccoli e piuttosto lentamente con il busto. Gli uomini camminano a gambe larghe e a passi più grandi o estesi, tenendo più in movimento il busto.

    Suggerimenti, critiche, insulti e aggiunte sono ben accette.

    By Luca Costanzo1:
    Una deduzione carina da fare quando si va in giro e cercare di capire dove le persone sono dirette quando passeggiano,si può capire dal modo in cui tengono i piedi.Avrete notato che i nostri piedi,quando camminiamo non sono paralleli,un piede e diretto in avanti,l'altro è inclinato a destra o a sinistra.Se stiamo camminando per una strada e dobbiamo girare a destra alla fine della strada,avremo la gamba sinistra dritta e la destra inclinata a destra.Se dobbiamo svoltare a sinistra,cammineremo con la gamba destra dritta e la sinistra inclinata a sinistra.Se la persona cambia in continuazione il piede inclinato significa che è sovrappensiero e non sta pensando a dove deve andare,probabilmente cammina senza pensare alla strada poiché la percorre spesso.Se la persona cammina con tutte e due le gambe diritte probabilmente è molto concentrato e sta per fare qualcosa di importante,è una camminata molto rigida che fa chi sta per fare un esame,un colloqui di lavoro o vuole dichiararsi ad una ragazza.Se una persona ne sta seguendo un altra la sua camminata e la posizione dei piedi può essere indecisa perche non sa dove andare.Questo movimento del piede lo facciamo inconsciamente e serve al nostro corpo per una stabilità di equilibrio,inoltre è una risposta ad uno stimolo dell cervello che prepara i piedi ad un cambio di direzione.

    Edited by Marpat - 25/2/2016, 22:57
     
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