Traumatologia forense

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Irene Adler

Posted on 27/6/2013, 09:28

Sherlock Holmes

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AVVERTENZA IN QUESTO FILE PDF SONO PRESENTI DELLE IMMAGINI UN PO' FORTI QUINDI SE UNO SI IMPRESSIONA A VEDERE UN CADAVERE E ANCHE PUTREFAZIONE NON GUARDI. (NON VOGLIO AVERE INCUBI SULLA COSCIENZA)

Questo è un file pdf sulla traumatologia forense.
http://digidownload.libero.it/swnw/didatti...icinalegale.pdf

INDICE:

SPOILER (clicca per visualizzare)

Introduzione-----------------pag.1-7
Asfissiologia Forense--------pag.8
Traumatologia forense------pag.9
LESIONI DA AZIONI CONTUNDENTI
Escoriazioni------------------pag.10
Ecchimosi--------------------pag.11
Ferite lacero-contuse-------pag.12
Fratture ossee---------------pag.13
Grandi Traumatismi--------pag.14
Investimento----------------pag.15-16
LESIONI DA AZIONI SPECIALI
Ferite da taglio--------------pag-17 :death:

Ferite da punta e taglio-----pag.18
Ferite da fendente----------pag.19
Ferite da arma da fuoco----pag.20
ASFISSIOLOGIA FORENSE-pag.21-39
Fasi dell'asfissia-------------pag.23
Soffocazione----------------pag.26
Strozzamento---------------pag.27
Strangolamento-------------pag.31
Impiccamento---------------pag.33
Annegamento---------------pag.38
Tanatologia Forense--------pag.40-48
Tanatocronologia-----------pag.49
Raffreddamento del corpo-pag.50
Ipotastasi-------------------pag.51-53
Rigidità Cadaverica---------pag.54
Putrefazione-----------------pag.55
Corificazione-----------------pag.56

Edited by Irene Adler - 23/1/2015, 15:38

Irene Adler

Posted on 1/7/2013, 17:51

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Aggiungo una cosa qui perchè non sapevo dove altro metterla:

In caso di morte in nostri tessuti hanno una sorta di "generatore d'emergenza", per un periodo, anche dopo la morte, continuano infatti a svolgere le loro funzioni, quindi una ferita inflitta pochi secondi dopo la morte sarà difficilmente riconoscibile.
Però:
Le ferite fatte su un corpo ancora nel pieno delle sue funzioni presentano sanguinamenti e infiltrazioni di sangue nei tessuti circostanti (i comunissimi lividi) e, se fatte circa 12 ore prima della morte, presenteranno anche delle croste, sarà quindi facile distinguerle da quelle post mortem, che non presentano ne sanguinamenti, ne infilatrazioni, ne croste, poichè la circolazione sanguigna sarà già ferma un po'.

Inoltre:
Si può stabilire anche l'età di un livido basandosi sul colore, infatti di solito si presentano inizialmente con un colore rosso/viola, per poi diventare più bluastri, poi verdi, poi gialli e infine scompaiono, in base alla fase di colorazione a cui è arrivato si può stabile all'incirca quando è stato fatto.
Su un cadavere un livido inflitto post-mortem è solo di colore marrone.

Marpat

Posted on 2/7/2013, 00:48

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Un livido passa sempre dal colore rosso/viola fino ad arrivare al giallo? Oppure, se la botta è stata debole, il colore può essere subito giallo per poi scomparire pochi giorni dopo?
Se è come ho scritto in quest'ultima domanda, allora non si può stabilire da quanto tempo qualcuno ha un livido: potrebbe aver appena preso una botta leggera e avere il livido giallo, oppure averlo giallo molto tempo dopo aver subito una botta pesante.
Hai detto che si poteva stabilire l'età di un livido. Se inizialmente è sempre rosso/viola, dopo quanto tempo diventa verde? E dopo quanto tempo scompare?
Senza queste informazioni (ammesso che il livido sia sempre di colore rosso/viola, all'inizio) come facciamo a sapere l'età di un livido?

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Irene Adler

Posted on 2/7/2013, 09:12

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CITAZIONE

Si può stabilire anche l'età di un livido basandosi sul colore, infatti di solito si presentano inizialmente con un colore rosso/viola, per poi diventare più bluastri, poi verdi, poi gialli e infine scompaiono, in base alla fase di colorazione a cui è arrivato si può stabile all'incirca quando è stato fatto.

Si parla di traumi molto forti;
Lividi o Ecchimosi
Nei primi minuti il livido è generalmente di colore rosso o rosa, come il sangue si raccoglie sotto la pelle. Quindi, in poche ore (o qualche giorno nelle persone più giovani), lo strato di sangue intrappolato assume le sfumature tipiche nero e blu. Nel corso delle prossime due-quattro settimane, il livido va lentamente verso la colorazione giallognola per poi scomparire. Se è di piccola dimensione il passaggio dal colore verde può non essere percepibile.

Marpat

Posted on 2/7/2013, 15:35

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Ma se è solo per traumi molto forti, allora come si distingue un livido giallo che 3 settimane prima era scuro da un livido giallo provocato 2 ore prima da un trauma leggero?
Non vorrei scambiare un vecchio trauma forte con un recente trauma leggero.

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hania

Posted on 24/2/2016, 15:29

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Il pdf è fatto bene, aggiungo solo qualche piccola precisazione:

Lesioni da arrotamento: sono anche dette lesioni da suzione di pneumatico perché sono provocate appunto dalla rapida decompressione dei tessuti che esercita un risucchio di sangue ed uno stravaso a livello del derma e dell'epidermide. Sono lesioni non molto profonde.

Lesioni da punta e taglio: la punta penetra e rompe la barriera data da derma ed epidermide e la lama allarga la lesione. Questo tipo di ferita non riproduce la forma dell'arma che l'ha provocata (come avviene con le ecchimosi) ma si riesce a vedere se la lama è un coltello (un solo filo, lesione a forma "appuntita" solo da un lato) o da un pugnale (due fili, lesione a forma di fuso).
Coltelli da combattimento o a scatto hanno una guardia che lascia uno stampo che ci dice che la lama è penetrata del tutto. Si può ottenere una stima della lunghezza dell'arma.
Le lesioni da punta e taglio sono associate ad un'incisura di estrazione a forma di svirgolettatura che è dovuta alla rotazione del polso in fase di estrazione (se è a destra l'aggressore è destro altrimenti è mancino).

Ferite d'arma da fuoco: il foro d'ingresso è una lesione unica non simulabile da nessun altro oggetto perché vi è distruzione dei tessuti per via dell'enorme energia posseduta dal proiettile. Si verifica la copresenza di un orletto escoriato che è dovuto al fatto che i bordi del proiettile strisciano sulla pelle e quindi l'orletto determina una inflessione dei tessuti all'interno del corpo. Alone ecchimotico simile ad ecchimosi da suzione di pneumatico e foro d'uscita (non sempre presente) di forma e dimensione che dipendono dall'energia residua del proiettile all'interno del corpo.

Effetti secondari dello sparo: ustione ed affumicatura dovuti alla polvere da sparo che lasciano un alone nero nei pressi del foro d'entrata se il colpo è sparato da breve distanza. Presenza di GSR (residui dello sparo)

Nelle diapositive si vede una ferita più allargata con dei pallini: è stata inflitta da un fucile a pallettoni che al posto dei proiettili unici in piombo hanno una camera in cui vengono messi tanti pallini oppure pezzi di vetro. Questo serve ad allargare la rosata dello sparo perché durante la caccia vi è la necessità di colpire animali in movimento

La parte di asfissiologia è molto ben fatta, ho dato un'occhiata veloce.

Spero di esservi stata utile

|Kei|

Posted on 24/2/2016, 21:57

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Ottime precisazioni!

Acatalepsy

Posted on 18/4/2016, 23:12

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CITAZIONE (Marpat @ 2/7/2013, 16:35)

So che si tratta di una domanda vecchia, ma visto che era rimasta in sospeso mi sentivo in dovere di rispondere.
Allora, chiariamo che i lividi -o le ecchimosi- sono lesioni che riguardano i vasi sanguigni, detto questo, si formano perché c'è un'infiltrazione di sangue nei tessuti -che traspare dalla cute. Sono sempre rosso-violacei all'inizio, semplicemente perché il sangue appena uscito dal vaso è ancora relativamente ossigenato, la colorazione varia nei giorni proprio perché non c'è più apporto di O2 e perché l'organismo cerca di riassorbire questa infiltrazione.
Ora, Marpat, alcuni lividi noi li vediamo solo gialli o verdognoli, non perché il trauma è stato minore, ma semplicemente perché ha coinvolto più in profondità i vasi sanguigni. Mi spiego, esistono le ecchimosi a comparsa immediata, ma esistono anche quelle a comparsa tardiva, questo perché il sangue, essendo liquido, può migrare da un punto non visibile a un punto visibile sul derma, ma nel frattempo il processo di ossidazione rimane il medesimo.
Spero di essere stata esaudiente.

Marpat

Posted on 19/4/2016, 22:15

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Quindi non è possibile datare con certezza un livido, dato che dipende anche dalla profondità dei vasi sanguigni coinvolti :/

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Acatalepsy

Posted on 19/4/2016, 22:29

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No, forse non mi sono spiegata, la datazione è piuttosto precisa, il problema è che il livido potresti non vederlo subito. Un livido giallo è sempre e comunque vecchio di almeno dieci giorni circa, solo che in alcune situazioni si può osservare il processo di cicatrizzazione, in altre no perché la comparsa è tardiva.

Marpat

Posted on 20/4/2016, 17:00

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