Dialetto Romanesco

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  1. Marpat
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    Molti tipi di espressioni dialettiche romane sono comuni a più regioni italiane, quindi non sono determinanti per scoprire se qualcuno è o meno del Lazio. Di seguito ci sono le caratteristiche più specifiche di questo dialetto, così non potete confonderlo con altri:

    • L si pronuncia R se è seguita da consonante (Es. aRbero) [anche in Toscana]

    • S preceduta da consonante si pronuncia TS (Es. perTsona) [anche Toscana, Umbria e Marche]

    • ND diventa NN (Es. quando --> quanNo) e LD diventa LL (Es. caldo --> calLo) [tutta l'Italia centro-meridionale]

    • RR diventa R (Es. verrebbe --> veRebbe)

    • UO diventa O (Es. buono --> bOno)

    • NG diventa GN (Es. piange --> piaGNe)

    • Cadono le vocali all'inizio della parola quando sono seguite da M, N, GN (Es. impara --> 'mpara / un --> 'n / ogni --> 'gni)

    • GLI (quello del tipo "aglio", non del tipo "glicogeno") diventa J o ì (Es. famiglia --> famija / famìa)

    • La V scompare se è tra due vocali diverse (Es. arri-a; c'è quasi una piccola pausa tra I e A) e si accentua se è tra due vocali uguali

    • Raddoppiamento sistematico di B e G in tutte le posizioni tranne dopo consonante (Es. liBbero / reGgina), anche in fonosintassi (Es. "di Bbianco")

    • C si pronuncia SCI (quello della parola "scivolo" ma molto più scorrevole e accentuato) quando è tra due vocali. (Es. cucina --> cuscina)

    • Spesso NI diventa GN se precede una vocale. (Es. niente --> GNente / testimonieresti --> testimoGNeresti)

    • Non di rado si usa la E al posto della A, se quest'ultima non è iniziale o finale di parola. (Es. ragazzo --> rEgazzo)

    Tratto da Wikipedia
     
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5 replies since 10/1/2013, 01:30   369 views
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