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Marpat
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Molti tipi di espressioni dialettiche romane sono comuni a più regioni italiane, quindi non sono determinanti per scoprire se qualcuno è o meno del Lazio. Di seguito ci sono le caratteristiche più specifiche di questo dialetto, così non potete confonderlo con altri:
- L si pronuncia R se è seguita da consonante (Es. aRbero) [anche in Toscana]
- S preceduta da consonante si pronuncia TS (Es. perTsona) [anche Toscana, Umbria e Marche]
- ND diventa NN (Es. quando --> quanNo) e LD diventa LL (Es. caldo --> calLo) [tutta l'Italia centro-meridionale]
- RR diventa R (Es. verrebbe --> veRebbe)
- UO diventa O (Es. buono --> bOno)
- NG diventa GN (Es. piange --> piaGNe)
- Cadono le vocali all'inizio della parola quando sono seguite da M, N, GN (Es. impara --> 'mpara / un --> 'n / ogni --> 'gni)
- GLI (quello del tipo "aglio", non del tipo "glicogeno") diventa J o ì (Es. famiglia --> famija / famìa)
- La V scompare se è tra due vocali diverse (Es. arri-a; c'è quasi una piccola pausa tra I e A) e si accentua se è tra due vocali uguali
- Raddoppiamento sistematico di B e G in tutte le posizioni tranne dopo consonante (Es. liBbero / reGgina), anche in fonosintassi (Es. "di Bbianco")
- C si pronuncia SCI (quello della parola "scivolo" ma molto più scorrevole e accentuato) quando è tra due vocali. (Es. cucina --> cuscina)
- Spesso NI diventa GN se precede una vocale. (Es. niente --> GNente / testimonieresti --> testimoGNeresti)
- Non di rado si usa la E al posto della A, se quest'ultima non è iniziale o finale di parola. (Es. ragazzo --> rEgazzo)
Tratto da Wikipedia
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5 replies since 10/1/2013, 01:30 369 views
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