-
.
Per chi voglia leggere l'originale in inglese: https://curiosity.com/topics/facial-expres...ions-curiosity/
E qui il link a pubmed in cui, consiglio spassionato, è l'unico posto in cui si trovano tutte e reali ricerche scientifiche (se non trovi la ricerca su pubmed è sicuramente una balla): www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29544997, cliccate su full text link per il testo intero.
Altrimenti posso fornirvi un riassunto.
L'esperimento di Ekman si è svolto in Papua Nuova Guinea, dove lui era sicuro non avessero mai avuto contatti con la civiltà occidentale. Ha chiesto loro di mimare l'espressione appropriata per una serie di situazioni: iniziare una lotta, un amico che viene a trovarti, eccetera, questo con un interprete di mezzo.
Recentemente molti psicologi iniziano a dubitare degli esiti dell'esperimento, tra cui Carlos Crivelli e Sergio Jarillo, che fanno visita alle stesse popolazioni scelte da Ekman, ma questa volta i ricercatori si inseriscono nella comunità, imparano la loro lingua e scelgono un nuovo nome. Il loro vantaggio per cui è stato avere meno meditazione. Hanno chiesto loro di identificare emozioni (di persone occidentali), e il sorriso era quasi sempre identificato come gioia, mentre per altre davano interpretazioni inesatte quanto condivise dalla popolazione.
Crivelli suggerisce che le espressioni possano essere un modo in cui cerchiamo inconsciamente di dirigire un'interazione sociale: questo vuol dire che gli esseri umani sono molto più manipolativi del previsto, e che le espressioni non dicono nulla del nostro mondo interiore, per cui le emozioni non sono universali, ma variano a seconda del contesto... d'altronde Ekman ha chiesto la faccia per iniziare una battaglia, non una faccia arrabbiata.
Tuttavia gli esiti della ricerca di Ekman sono ancora accettati e aspettiamo aggiornamenti
Edited by Adso - 6/7/2018, 22:18. -
.
Può voler dire anche (ipotizzo) che l'uso delle espressioni facciali non è innato ma acquisito e che talvolta si manifestano involontariamente (come nelle microespressioni) per pura abitudine. Ad esempio non è facile riuscire a nascondere una microespressione di gioia quando per tutta la vita hai fatto l'espressione completa in automatico perché così hai imparato a fare in risposta a quella determinata emozione. Quindi di fatto le espressioni facciali esprimono emozioni nel mondo moderno. Può non essere così se vai a valutare le espressioni di una popolazione separata dal resto del mondo perché potrebbero aver imparato a fare una certa espressione in risposta a stimoli diversi dalle emozioni
Edited by Marpat - 7/7/2018, 03:43. -
.
Sì è vero, perché è una cosa che facciamo imparare ai nostri bambini alla scuola dell'infanzia... io pensavo che solo agli autistici si facessero le attività sul riconoscimento delle emozioni, invece lo fanno fare a tutti i bambini.
Tuttavia quello che mette in dubbio la ricerca, può implicare anche che noi comunichiamo con le espressioni in base all'emozione che l'altro si aspetta che proviamo! Si chiama "profezia che si autoavvera" o "effetto pigmaglione", tipico nei bambini, per cui loro rispettano le aspettative che i grandi hanno di loro, anche se non sono esplicite. Può darsi che nella nostra società avvenga così. È grossa la faccenda. -
.
Mi sono appena ricordata che in effetti i bambini imparano a sorridere quando capiscono che quel gesto casuale piace alla gente, così iniziano a sorridere a tutti e poi imparano a discriminare perché gli viene fatto capire che non si può sorridere agli sconosciuti per strada (in Italia specialmente). Questo si sapeva da tempo, però. Forse ve lo avevo pure già detto
Edited by Adso - 7/7/2018, 19:08. -
.
Ah ecco, allora è facile che esprimere le emozioni con il viso sia in gran parte influenzato dall'apprendimento.
Perché non fanno tutti sociologia qui dentro?!. -
Emotions17.
User deleted
Ciao! E i neonati perche ridono? . -
.
Non lo so. Potrebbe essere una reazione alla digestione, ma adesso per confermarmelo ho cercato su Internet e non ho trovato nulla di simile... Si tratta comunque di un effetto sporadico a una qualche funzione biologica, e non è CNV in quell'intervallo, di sicuro . -
Emotions17.
User deleted
Ciao! Grazie per la risposta! Ho trovato un articolo molto interessante ma non riesco ad inserirlo per postarvelo, clicco sul pulsante URL, inserisco URL che ho copiato ma mi dice che non è valido.
Dove sbaglio?. -
.
Non so come aiutarti, mi spiace . -
Emotions17.
User deleted
Non importa, chi sarà interessato lo cercherà attraverso il titolo, l'articolo è dello psicologo Igor Vitale nel quale tratta anche delle espressioni nelle persone cieche, le quali non avendo la vista, non possono apprendere il comportamento osservando.
L'articolo si chiama: LA COMUNICAZIONE NON VERBALE, È INNATA O APPRESA?
Ciao!. -
.
"Conosco" Igor Vitale e non è del tutto una fonte attendibile, ho letto qualche giorno fa il pdf qui sul forum cercando l'esperimento di Stanford, ed è poco credibile, psicologo o meno. L'articolo vado a leggerlo lo stesso però, l'esperimento sembra interessante
Edited by Adso - 9/7/2018, 23:06. -
.
http://www.igorvitale.org/2014/02/10/la-co...nata-o-appresa/
Invece possono apprendere il comportamento, dipende da quanto teatralmente reagiscono i genitori dei figli ciechi/sordi, magari ci metteranno più tempo a capire che l'entusiasmo è dovuto a quel gesto che non posso replicare visivamente, ma certo che lo fanno. -
.
A meno che il signor Eibl-Eibesfeldt vissuto nel 1970 non abbia sequestrato dei bambini ciechi/sordi per i suoi esperimenti, e a quel punto dovremmo chiederci per quale ragione sorridessero 😂
Quindi, probabilmente il sorriso è universalmente conosciuto, perché se è davvero legato alla digestione è di fatto un effetto positivo riconosciuto da tutti, tuttavia questo non vuol dire innato. -
Emotions17.
User deleted
Grazie mille per la risposta! Cosa intendi dire con la parola "conosco" ?
Io non lo conosco ne personalmente ne ho fatto ricerche approfondite sul suo conto e quindi non lo posso giudicare apertamente.
Posso solo dire che per quel pochissimissimo che ho visto non mi ha fatto una cattiva impressione ma sicuramente approfondiró per farmi una idea piu chiara.
Grazie per il link lo leggero sicuramente!. -
.
C'è questo pdf di Vitale qui sul forum, che è da tenere per buono per tutta la parte introduttiva, poi parla dell'esperimento di Stanford come se fosse la rivoluzione (però di questo non si fargliene una colpa, forse, non ho ancora capito come Zimbardo sia finito nel mio libro di scuola d'altronde :|), e poi manca il punto della faccenda quando parla di femminicidio e compagnia.
Tutto questo discorso mi fa venire in mente una cosa.