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La Personalità è il soggettivo e costante gruppo di modalità (o gruppo di tratti) con il quale la persona si rapporta, percepisce, vede e pensa nei confronti di se stessa e dell'ambiente circostante. Ogni persona presenta allora la sua specifica Personalità costituita da un insieme di tratti o "sfaccettature" uniche, specifiche e stabili, con le quali si definisce verso se stessa e verso gli altri, e attraverso cui si rapporta sia con il personale mondo interno, che con quello esterno (emozioni, cognizioni, relazioni, atteggiamenti, etc.). Quando però questi tratti si rivelano sempre più rigidi e disadattivi a certe normali situazioni e verso la propria stessa persona, causano incisivi disagi e disfunzionalità in varie aree vitali, formando, di fatto, una vera e propria patologia interna, definita Disturbo di Personalità. Chi è afflitto da un Disturbo di Personalità può presentare grandi difficoltà nel riconoscere, interpretare e/o controllare le emozioni, le cognizioni e/o i comportamenti e a capire e modulare le dinamiche interne altrui, spesso vi possono anche essere percezioni distorte sul proprio sé e sulle altre persone, così come l'incapacità di controllare i propri impulsi con conseguenti manifestazioni estreme di ansia, rabbia, depressione, paura, etc. Nei casi più gravi di Disturbi di Personalità la persona può arrivare a manifestazioni comportamentali violente e distruttive, abuso di sostanze psicoattive, tentativi di suicidio, atteggiamenti di autolesionismo. I Disturbi di Personalità sono raccolti in tre gruppi (A, B, C), sulla base di alcune loro caratteristiche analoghe: -Gruppo A (Disturbi caratterizzati da comportamento bizzarro e sono contraddistinti da modalità strane, insolite o paranoiche e dalla tendenza alla diffidenza e all'isolamento)
-Disturbo di Personalità Paranoide Caratterizzato da sfiducia e sospettosità; per questo le motivazioni e i comportamenti degli altri vengono tendenzialmente interpretati come malevoli o minacciosi. La persona viene così percepita come ostinata, polemica, non dialogica.
-Disturbo di Personalità Schizoide Caratterizzato da una espressione emotiva ristretta, dal distacco dalle dinamiche relazionali e dal non desiderio di instaurarle e/o mantenerle; in tal modo vi è mancanza di relazioni e vita molto riservata ed isolata. La persona viene allora percepita come appartata o isolata.
-Disturbo di Personalità Schizotipico Caratterizzato da intenso disagio nelle relazioni, emotività inappropriata, atteggiamenti insoliti, distorsioni percettive o cognitive (presenza di credenze magiche e/o bizzarre), isolamento sociale; vi è dunque scarso contatto con la realtà.
-Gruppo B (Disturbi caratterizzati da alta emotività e sono contraddistinti da modalità emotive, teatrali, instabili, estreme, imprevedibili e dalla mancanza di empatia)
-Disturbo di Personalità Antisociale Caratterizzato da una continua inosservanza e violazione delle leggi e dei diritti altrui, così come dalla mancanza di sensi di colpa circa gli atti criminosi commessi.
-Disturbo di Personalità Borderline Caratterizzato da forte instabilità delle relazioni, dell'immagine del proprio Sé e delle dinamiche affettive; è presente inoltre impulsività ed instabilità dell'umore e forte oscillazione tra poli opposti in molte altre aree funzionali della vita. (Da non confondere con il Disturbo bipolare o la Ciclotimia).
-Disturbo di Personalità Istrionico Caratterizzato da eccessiva emotività e seduttività, manifestazioni emotive teatrali, continua ricerca di attenzione degli altri, eloquio e comportamenti iperattivati.
-Disturbo di Personalità Narcisistico Caratterizzato da senso di grandiosità ed unicità, necessità di continua ammirazione ed attenzione, ipersuscettibilità alle critiche, mancanza di empatia e di intelligenza emotiva (riconoscere e capire le dinamiche interne altrui).
-Gruppo C (Disturbi caratterizzati da forte ansietà e sono contraddistinti da modalità ansiose e/o paurose e da una considerevole inibizione e scarsa autostima)
-Disturbo di Personalità Evitante Caratterizzato da assoluto evitamento delle dinamiche e delle situazioni socialmente connotate, senso di inadeguatezza, ipersensibilità e intollerabilità verso i giudizi negativi degli altri, forte inibizione e timidezza. (Da non confondere con la Fobia sociale, con la quale però condivide certe caratteristiche)
-Disturbo di Personalità Dipendente Caratterizzato da eccessivo bisogno di essere accuditi, atteggiamento sottomesso, delega di tutte le personali decisioni, mancanza di autostima, paura dell'abbandono.
-Disturbo di Personalità Ossessivo-Compulsivo Caratterizzato da una forte tendenza al perfezionismo, intensa preoccupazione per l'ordine e la precisione, ipercontrollo delle dinamiche interne, degli avvenimenti e degli impegni, marcata rigidità nei pensieri e negli atteggiamenti. (Da non confondere con il Disturbo ossessivo-compulsivo).
(Occorre precisare che la suddetta divisione non esclude la possibilità che nello stesso individuo si presentino Disturbi di Personalità anche appartenenti a gruppi diversi) Perché si possa creare un vero e proprio Disturbo di Personalità, i tratti personologici devono rendere disfunzionali almeno due sfere vitali dell'individuo, tra quella emotiva, cognitiva, interpersonale e personale, in modo stabile e costante. Alcuni problemi simili sono dovuti a risposte psicofisiche disfunzionali di fronte a situazioni stressanti, ansiogene, deprimenti, etc. (ovvero a Disturbi da Stress, Disturbi d'Ansia, Disturbi dell'umore, etc.). Solitamente l'esordio di un Disturbo di Personalità, come accennato, si instaura durante il periodo adolescenziale o leggermente più tardi nella prima età adulta (e per esser tale deve risultare persistente) Certe persone nel tempo possono comunque accorgersi della situazione e se motivate a migliorare.
Vedi anche https://metododeduttivo.forumcommunity.net...&st=30#lastpost
Edited by Marpat - 23/3/2020, 06:32
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