Lezione 1 : PANORAMICA SUI TIPI DI SEGNI

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    Sherlock Holmes

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    Guida generica sulle microespressioni, by Elvis Santano:

    MICRO ESPRESSIONI

    Premessa: sono considerate micro espressioni le espressioni del viso, di durata molto breve (micro)

    Le micro espressioni e i tic corporali sono diventati "famosi" con l'avvento della serie tv di Lie to me.


    Lo spunto per la ricerca di Ekman sulle espressioni del viso è stato il lavoro dello psicologo Silvan Tomkins. Ekman ha dimostrato che, contrariamente alla convinzione di alcuni antropologi tra cui Margaret Mead, le espressioni facciali e le emozioni non sono determinate dalla cultura di un posto o dalle tradizioni ma sono universali ed uguali per tutto il mondo, ciò indica che quindi sono di origine biologica. Va inoltre ricordato che i bambini, come anche i ciechi, non hanno avuto la possibilità di apprenderle, eppure le fanno come tutti gli altri.

    Le micro espressioni, essendo di origine biologica, mostrano - generalmente - una delle emozioni di base (istintive):
    felicità, sorpresa, paura, tristezza, disprezzo, disgusto, rabbia + attrazione (sotto Tic comportamentali).

    Alcune sono facili da notare, altre meno, poiché la durata varia, in alcuni casi, da 0.04 a 0.2 secondi circa. Se la durata è superiore, si tratta di macro espressioni.


    Felicità

    CITAZIONE
    La felicità è l’emozione che tutti vogliono provare e sentire il più spesso possibile. E’ l’emozione più piacevole perchè quando si prova si sta bene, tanto che si preferisce frequentare persone che ridono e sono felici piuttosto di altre che non lo sono. A differenza della paura, le situazione dove si prova felicità si memorizzano per cercare di ripeterle o fare in modo che riaccadano.

    Ecco come si presenta il volto di una persona felice

    felicita

    Un volto felice è contraddistinto da un’espressione che comporta il movimento della bocca verso l’esterno e verso l’alto, le guance si alzano provocando a loro volta l’innalzamento delle palpebre inferiori e delle rughe si formano attorno agli occhi. Inoltre una linea si forma partendo dal naso fino agli angoli della bocca.

    Sorpresa

    CITAZIONE
    Quando ci si trova di fronte ad un fatto inaspettato, la prima sensazione che si prova é Sorpresa. Può accadere quando si incontra qualcuno che non si vedeva da molto tempo, oppure quando viene data un’informazione che non ci si aspettava o in mille altre circostanze che in comune hanno il fatto di accadere senza alcun preavviso.

    Due sono le particolarità di questa emozione. E’ istantanea, infati ha una durata brevissima, anche una sola frazione di secondo, il tempo necessario al cervello di elaborare questa nuova informazione. Una volta elaborata subentrerà l’emozione successiva che dipende dal motivo di tale sorpresa. Per esempio può essere di gioia se si apprende di avere vinto al superenalotto o di paura se una macchina esce all'improvviso tagliando la strada.

    Secondariamente la sorpresa non è un’emozione né positiva né negativa. Non dà né gioia né turbamento. Come detto serve per apprendere ed elaborare una nuova informazione, sarà poi l’emozione successiva ad essere positiva o negativa. (Gioia o Paura come nei casi precedenti).

    Come si presenta

    Un’emozione di Sorpresa si manifesta su tutte e tre le parti del viso. Fronte, Occhi e Bocca

    sorpresa

    Come è possibile vedere nella parte relativa alla fronte, le sopracciglia sono alzate e formano una curvatura verso l’alto. Spesso come conseguenza di questo movimento si formano linee orizzontali che attraversano tutta la fronte.

    Gli occhi risultano spalancati, permettendo così al cervello di acquisire il maggior numero di dati in merito a questa nuova informazione che crea sorpresa. Nessuna tensione si crea sulla palpebra superiore o inferiore.

    Come conseguenza di una sorpresa si apre la bocca con un movimento della mascella verso il basso che separa le arcate dentali.

    Paura

    CITAZIONE
    La Paura è un’emozione di cui qualsiasi essere vivente farebbe volentieri a meno, non tanto per le sensazioni che comporta, ma quanto per le cause che la scatenano. Come possibile immaginare la priorità del cervello è quella di sopravvivere e per farlo ha bisogno di allontanarsi da tutte le situazione che lo mettano in pericolo, da tutto ciò che può recare danno fisico, morale o psicologico. Per raggiungere questo scopo viene “attivata” l’emozione della paura, una sensazione negativa e sgradevole che provoca una reazione fisica immediata di fuga per creare distanza dal pericolo, inoltre permette al cervello di memorizzare quel pericolo associandolo alla sensazione di paura in modo tale da evitarlo in futuro.

    Come si presenta.

    La Paura si presenta su tutte e tre le parti del viso, Fronte, Occhi, Bocca.

    paura

    Le sopracciglia sono alzate e posizionate quasi in linea orizzontale (a differenza della sorpresa dove sono piegate verso l’alto) , gli angoli interni vanno verso il centro e sulla fronte si formano linee orizzontali solo in centro (a differenza della sorpresa dove le linee orizzontali attraversano tutta la fronte).

    Gli occhi si aprono perché sia le sopracciglia che le palpebre superiori si alzano, ma non risulta lo stesso effetto “spalancato” come nella sorpresa in quanto sono in tensione e tendono ad alzarsi le palpebre inferiori.

    La bocca può aprirsi come nella sorpresa, ma anziché essere rilassata, presenta tensione nelle labbra che si tendono verso l’esterno.

    Tristezza

    CITAZIONE
    Quando si subisce una perdita si prova tristezza. Si può trattare dell’allontanamento di una persona o la perdita di un oggetto a cui si era particolarmente affezionati. Può accadere dopo la separazione da un amico o da una persona amata, per la perdita del lavoro o della propria salute.

    La tristezza è un’emozione che permette di superare queste perdite e di comunicare agli altri il nostro bisogno di essere confortati.

    Il volto di una persona triste apparirà in questo modo.

    tristezza

    Nella parte relativa alla fronte si nota che gli angoli interni delle sopracciglia si alzano verso il centro. Le palpebre superiori tendono ad alzarsi negli angoli interni. Gli angoli della bocca risultano abbassati e con l’intensificarsi della tristezza le labbra risulteranno tremanti e il labbro inferiore sporgere in avanti.

    Disprezzo

    CITAZIONE
    Il Disprezzo è un’emozione rivolta esclusivamente verso le persone. Non si prova disprezzo per oggetti od odori. Sentendo un odore cattivo si prova disgusto, ma non disprezzo. Disprezzo quando ci si trova di fronte a situazioni ritenute immorali e si prova un senso di superiorità rispetto a chi ha compiuto l’azione. Può accadere quando si vede un uomo maltrattare una donna o un bambino, oppure se si nota una persona che maltratta un animale. Si prova disprezzo anche quando il proprio consiglio o la propria opinione non viene ascoltata o contraddetta da qualcuno che occupa un grado superiore (capoufficio per esempio) ma ritenuto inferiore.

    L’espressione di disprezzo si presenta in questo modo

    disprezzo

    Tra le emozioni di base, il disprezzo è l’unica che si presenta in modo asimmetrico, ovvero su un solo lato del volto. Compare solo nella parte inferiore del viso dove la bocca da un lato si tende verso l’esterno con l’angolo verso l’alto.

    Disgusto

    CITAZIONE
    Si prova una sensazione di disgusto quando si avverte repulsione per qualcosa. Può essere un oggetto, un odore, un sapore o un pensiero, a volte solo il ricordo di ciò per cui si é provato disgusto può far provare questa sensazione. In tutte queste occasioni la prima reazione è quella di allontanarsi o liberarsi da ciò che provoca disgusto.

    Ecco come si presenta un’espressione di disgusto.

    disgusto

    Come é possibile vedere nella fotografia, un’espressione di disgusto si manifesta alzando il labbro superiore della bocca, le guance si alzano provocando l’innalzamento delle palpebre inferiori, le sopracciglia si abbassano abbassando a loro volta le palpebre superiori e il naso si arriccia.

    Rabbia

    CITAZIONE
    Molte sono le cause che possono far provare un senso di rabbia. I motivi per cui ciò può accadere sono diversi, ad esempio quando un imprevisto reca un danno immediato, come il computer che si blocca e i documenti non salvati vengono persi, oppure quando sii é diretti in un luogo e si buca una gomma, o quando si deve rinunciare ad un appuntamento importante.

    Un senso di ingiustizia può sortire lo stesso effetto, basti pensare ad un collega promosso immeritatamente a spese di altri, oppure qualcuno che salta la coda al supermercato passando davanti a tutti.

    Rabbia può essere anche conseguenza di un meccanismo di difesa messo in atto dal proprio corpo, reazione come conseguenza ad un’aggressione fisica o verbale.

    Naturalmente esistono vari livelli di rabbia. Differentemente da altre emozioni, come paura e sorpresa, non si manifesta immediatamente nella sua interezza, ma tende a raggiungere il suo apice per gradi. Può iniziare come senso di fastidio e andarsene immediatamente, percepita solo come un accenno, oppure se non interrotta autoalimentarsi rendendosi così sempre più difficile da controllare. Ovviamente dipende dal motivo per il quale si prova rabbia, perché maggiore è il “danno” subìto, maggiore sarà la velocità e la probabilità che si autoalimenti.

    Come si presenta:

    Quando un'emozione di Rabbia si manifesta, compare su tutte e tre le parti del viso. Fronte, Occhi, Bocca.

    rabbia

    Come è possibile notare nella fronte, le sopracciglia si abbassano, gli angoli interni sempre delle sopracciglia si abbassano anch’essi muovendosi verso il centro formando due linee verticali nel mezzo. La palpebra inferiore e quella superiore risultano essere in tensione e le labbra sono pressate con forza.

    Restando invariata la parte della fronte e quella relativa agli occhi, può variare quella della bocca. Le labbra vengono pressate, a meno che non si stia parlando o urlando mentre si foga la propria rabbia,

    In questo caso la bocca risulterà aperta ma in tensione.


    Gesti


    Un gesto che ci sembra così naturale come il baciare ha radici primordiali che risalgono indietro nei tempi: alcuni scienziati hanno espresso la teoria che il bacio risalirebbe al gesto di popolazioni primitive in cui le madri masticavano il cibo per i figli piccoli passandolo attraverso la bocca. In alcune culture primordiali c’era la credenza che l’unione delle labbra tra partner fosse il significato dell’unione delle due anime.

    Altrettanto antico sarebbe lo scuotimento della testa per affermare o negare: a studiarlo Darwin che riteneva che il gesto che si compie con la testa per affermare ricorda il movimento di suzione di un neonato. Contrariamente il "no" sarebbe il rifiutare il latte materno stesso.

    Il viso non segnala solo dolore, gioia, amore e disgusto ma anche attrazione e repulsione.
    Il volto umano è ricco di segnali che esprimono agli altri il nostro gradimento verso il prossimo o verso le situazioni.

    Nel viso il centro del piacere è la bocca.
    Il naso è il centro dello sgradimento.
    Mentre il prurito è segno di stress.

    Va inoltre ricordato che l'atteggiamento avuto nei confronti dell'interlocutore è, spesso, una metafora delle nostre emozioni:
    allontanarsi - allontanarsi;
    avvicinarsi - avvicinarsi;
    chiudere le braccia - mettere una barriera;
    togliere gli oggetti che stanno fra noi e l'interlocutore (ad esempio seduti a un tavolo) - togliere barriere;
    ...

    Alcuni comportamenti un po' meno evidenti:
    coprirsi la bocca - coprire la parte del corpo che sta mentendo;
    toccarsi/grattarsi il naso (contiene tessuto erettile) - avvicinarsi alla menzogna o nasconderla;
    occupare spazio (ad esempio quando seduti al tavolo) - sensazione di agio nella situazione.




    Tic


    Premessa: i tic consistono nell’esecuzione improvvisa ed imperiosa, involontaria ed assurda, di movimenti ripetuti che rappresentano spesso una caricatura di un atto naturale.

    Tra i più frequenti vi sono quelli a carico del viso come l’aggrottamento delle sopracciglia, smorfie, sbattere le palpebre, movimenti del mento, senza dimenticare il sollevamento delle spalle o i tic respiratori come il tossicchiare, lo storcere o il soffiare il naso. Normalmente l’esecuzione del tic nervoso rappresenta il raggiungimento di un sollievo subito dopo un forte vissuto di disagio o ansia. Durante tali situazioni, in queste persone sono spesso presenti sensazioni di vergogna o di colpa per affrontare le quali adottano la tattica di scaricare la tensione con una condotta motoria afinalistica.”

    ATTENZIONE, però:
    CITAZIONE
    L’uso della modalità di natura economica in luogo della modalità di natura simbiotica riduce pertanto le possibilità espressive della persona allorché, per esempio, sostituisce all’amicizia la seduzione, all’amore l’erotismo, alla fiducia il controllo, all’assunzione di responsabilità l’esercizio del potere. La visione della realtà, non più equilibrata su due versanti, diventa prevalentemente economica. Il concetto stesso di sentimento si perde e si confonde con quello di emozione, in quanto l’investimento affettivo costante e profondo è precluso, e la sola esperienza disponibile è quella della risposta emotiva immediata ed effimera.

    Si comprende allora perché mai una tale situazione produca atteggiamenti ripetitivi, rigidi e stereotipati, quelle “strutture di sopravvivenza”, dotate di comportamenti peculiari – cui si fa riferimento nella letteratura scientifica, per descrivere le varie forme di malattia mentale – che consentano di tenere a bada i sentimenti, e tuttavia di continuare a rispondere alle esigenze quotidiane

    Importante:
    Ovviamente non significa che se una persona si inclina avanti significa che prova interesse, oppure che se si tira indietro le fate schifo. I motivi possono essere molteplici, ma, statisticamente parlando, i motivi elencati sono i più frequenti.


    Altri siti interessanti a cui rivolgersi:
    BodyLanguage - Il Linguaggio del Corpo
    MicroEspressioni facciali
     
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21 replies since 29/1/2012, 12:54   3883 views
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