Votes taken by *Apollo'sdaughter*

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    Veramente un bel topic.
    Molta gente pensa che tutti i musulmani siano terroristi e facciano parte dell'Isis.
    Una guida molto interessante per capire cosa possono fare o non fare i musulmani e gli estremisti.
    Molto utile ed intetessante anche ció che hai scritto sui kamikaze, per quanto ruguatda la frase: "La ilah illa Allah, Muhammad rasoolu Allah" non ne ho mai sentito parlare.
    Bel lavoro :)
  2. .
    L'esternalizzazione é la tendenza a sperimentare processi interiori come se essi si svolgessero fuori dal proprio sé, a ritenere questi fattori esterni responsabili delle proprie difficoltà, ha in comune con l'idealizzazione il proposito di fuggire dal vero sè. L'individuo puó rifugiarsi, per fuggire il suo controllo di base, nella sua immagine idealizzata; peró quando le discrepanze tra il vero sé e il sé idealizzato raggiungono un punto in cui le tensioni diventano insopportabili, egli non puó più ricorrere a niente altro, entro se stesso. L'unica cosa che resta, allora, é di fuggire completamente da se stesso e guardare ogni cosa come se fosse al di fuori.
    Alcuni dei fenomeni che si svolgono in questo contesto sono definiti col termine proiezione, l'oggettivazione delle difficoltà personali, lo spostamento su altri della colpa e della responsabilità. Non solo i propri difetti sono sperimentati negli altri, ma lo sono anche i sentimenti. L'individuo puó non sentire la propria disperazione, ma la sperimenterà emozionalmente negli altri, attribuirà a fattori esterni anche il suo buon umore o attività di successo. Mentre i suoi insuccessi saranno visti decretati dal fato.
    Invece di sentire il vuoto emotivo come tale, l'individuo lo sperimenta come vuoto nel suo stomaco, e cerca di annullarlo mangiando compulsivamente.
    L'esternalizzazione di autodisprezzo puó assumere la forma, o di disprezzare gli altri o di sentirsi guardato con disprezzo dagli altri.
    Più l'individuo é aggressivo, più si sente retto e superiore; più facilmente disprezzerà gli altri.
    Viceversa, più é conciliante, più le sue autorecriminazioni per l'incapacità di essere all'altezza della sua immagine idealizzata tenderanno a fargli sentire che gli altri non sanno cosa farsene di lui.
    L'effetto di quest'ultima sensazione é particolrmente nocivo.
    Non potremo capire la collera verso se stesso del nevrotico, se non teniamo in mente quanto incommensurabilmente importante sia per lui mantenere l'illusione di essere la sua immagine idealizzata.
    Non importa quanto insormontabili siano state le difficoltà incontrate nell'infanzia, egli, l'onnipotente, avrebbe dovuto essere capace di superarle.
    Questo provoca spesso una manifestazione di rabbia che si dirige facilmente verso l'esterno. Essa si rivolge contro gli altri.
    L'incremento di compiacenza é una delle maggiori conseguenze di questa forma di esternalizzazione, e mostra come le tendenze nevrotiche si alimentano reciprocamente, in un circolo vizioso.
    Un altro modo di esternalizzare la collera é di concentrarsi sui disturbi fisici, si possono manifestare come malattie intestinali, emicranie, stanchezza, e così via. Tutti questi sintomi spariscono con la velocità di un lampo non appena la collera stessa é sentita consciamente.
    Si può essere in dubbio se chiamare queste manifestazioni fsiche esternalizzazione, oppure considerarle semplicemente come fisiologiche conseguenze della collera repressa.
    É probabile che ci sarebbero molti più suicidi, se non esistesse l'esternalizzazione.
    L'intensità del senso di interna coercizione dipende dal grado in cui la personalità é paralizzata dal controllo autoritario dell'immagine idealizzata.
    I pazienti sono, per lo più, inconsapevoli di questo sentimento.
    Un modo di esternalizzare la coercizione é quello di esercitate una presione sugli altri.
    La tendenza ad esternalizzare agisce anche nei sogni.
    L'individuo spesso ha paura dei fantasmi, dei ladri, dei temporali, di persone vendicative intorno a sé, della situazione politica, ma mai di se stesso. Si interessa dei suoi problemi per il piacere intellettuale o artistico che essi gli procurano.
    L'esternalizzazione é essenzialmente un attivo processo di autoeliminazione.
    L'esternalizzazione sostituisce i conflitti interni con queli esterni. Più specificamente, essa aggrava maggiormente il conflitto che ha messo originariamente in moto l'intero processo nevrotico: il conflitto tra il mondo individuale e quello esterno.

    Edited by Mika;)lolly - 7/2/2016, 11:25
  3. .
    Ciao a tutti,
    ho scoperto da poco questo forum e lo trovo molto interessante.
    Mi appassiona soprattutto la psicologia, la criminologia...
    Un ramo della psicologia che trovo molto interessante é la psicologia infantile (scusate non sono sicura si chiami cosí)
    In realtà non sono molto esperta ma spero di poter ampliare le mie conoscenze anche grazie a questo forum.
    Ciao ;)
3 replies since 19/1/2016
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